Pugliapromozione, ancora tanti dubbi su spese e viaggio a Miami
Il gruppo dei Fratelli d'Italia chiama in causa l'anticorruzione e allarga il campo
Tutta una bolla d’acqua, la trasferta nei giorni dell’Immacolata 2024 a Miami della delegazione regionale (direttore, assessore e direttore marketing) di Pugliapromozione per divulgare le imprese nostrane? Non ne sono per niente convinti i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Tonia Spina e Luigi Caroli, che hanno chiesto un’altra audizione del direttore dell’agenzia di promozione turistica, dopo quella dell’altro giorno. Audizione che, praticamente non ha chiarito nulla, sul fiume di denaro pubblico speso con criteri ancora oscuri. Ma andiamo per ordine. Se il direttore di Pugliapromozione, Luca Scandale, dopo aver partecipato a un’altra audizione ieri mattina, ritiene d’aver <chiarito tutto, ogni ragionevole dubbio> la situazione all’interno dell’agenzia “…è più grave di quella che noi sospettiamo”, attaccano Spina e Caroli. Per questo, oggi più di ieri, per loro è importante conoscere il parere del responsabile dell’anticorruzione sull’agenzia, perché a questo punto sia un organismo terzo e a tutela della pubblica amministrazione ad affermare se la gestione ‘artigianale’ attuata dal direttore – che in audizione ha detto di essere il responsabile di tutti gli atti – sia all’insegna della corretta amministrazione. “A noi di Fratelli d’Italia non sembra affatto così! Anzi, riteniamo di essere di fronte alla gestione di ingenti risorse pubbliche senza nessun rispetto delle regole, specie quelle del Codice degli Appalti, e soprattutto ‘all’amicizia’: alla domanda che rapporti ci sono fra Scandale e Seganfreddo, <<deus ex machina>> della missione, non abbiamo ricevuto risposta. Così, assurdo ma vero, Scandale avrebbe scoperto da noi, in commissione, che il murales di Iacurci, costato 50mila euro ai pugliesi, ‘regalato’ alla facciata di Natuzzi Store di Miami non contiene alcun logo della Regione Puglia, ma anche l’affidamento di servizi alla nota azienda pugliesi di divani per 170 mila euro non hanno nessuna pezza giustificativa e preventiva”. “Insomma, a Pugliapromozione, è emerso chiaramente, prima si fanno i ‘fatti’ (fiere, eventi, assunzioni, nomine, consulenze e chi più ne ha più ne metta) e poi si mettono a posto le carte! Giusto per dirne una: prima si spedisce la merce a Miami e poi dopo qualche giorno si fa la gara per conoscere chi la deve spedire… se fossimo su scherzi a parte grideremmo al miracolo! Ma siccome siamo con i piedi per terra capiamo che la missione a Miami è solo la goccia che ha fatto traboccare un vaso -continuano i fratelli d’Italia pugliesi – che ormai è all’attenzione di tutta l’Italia. Se questo è il <<modus operandi>> ciò che è accaduto con l’avvocata Nancy Dell’Olio, diventa solo normale consuetudine: prima i ‘fatti’ e poi le ‘carte’ da mettere a posto. Prima facciamo vedere il bando e poi lo pubblichiamo!” E così davanti alla Commissione regionale di via Giovanni Gentile potrebbe essere richiamata e ascoltata anche la ex ambasciatrice di Puglia nominata a suo tempo dal presidente Emiliano, ma solo su contratto e proroga dello stesso a favore, appunto, dell’avvocata Dell’Olio. E non sta in piedi nemmeno la scusa che, trattandosi di fatti all’attenzione della magistratura, bisogna sospendere il giudizio. Infatti, per ciò che è dato sapere, su queste vicende non ci sono ancora inchieste penali, non essendoci stata alcuna denuncia, a onta di quanto riferito finora da altre tv e giornali.
Francesco De Martino
Pubblicato il 14 Marzo 2025