Cronaca

“Punizioni severe per chi fabbrica ‘green pass’ fasulli”

Scoperto il trucco, smascherato anche in Puglia l’inganno dei certificati verdi. A parlarne per difendere la categoria dei farmacisti pugliesi il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Bari/Barletta-Andria-Trani Luigi d’Ambrosio Lettieri, che prima di tutto ha escluso il coinvolgimento di farmacie <compiacenti>. Per l’esecuzione dei tamponi antigenici, il farmacista infatti, secondo le norme vigenti deve acquisire solo la tessera sanitaria dell’interessato, quando invece per d’Ambrosio Lettieri occorrerebbe introdurre l’obbligo di accertamento della identità degli utenti. Infatti, secondo al ricostruzione degli inquirenti, i truffatori riuscivano a convincere i farmacisti – che sono tra i soggetti autorizzati a creare ‘green pass’ a beneficio degli aventi diritto – a consegnare loro le credenziali per generarli. Un modo, sempre secondo gli inquirenti, di mettere in atto vere e proprie truffe digitali, in quanto in alcune regioni c’era chi telefonava fingendosi un tecnico dell’assistenza allo scopo di convincere il farmacista a installare un programma. Un programma, inutile dirlo, col quale si rubavano le credenziali o si accedeva alla piattaforma di generazione ‘green pass’ tramite pc dell’utente. Le norme in vigore, peraltro, non escludono che un soggetto positivo al Covid-19 si rechi in farmacia o in un laboratorio autorizzato e si sottoponga alla esecuzione del tampone esibendo illecitamente la tessera sanitaria di persone già risultate positive. In questo modo viene certificata l’infezione e si ottiene, dopo dieci giorni e tampone positivo, un “green pass” da guarigione, evitando così la vaccinazione. La conferma di questo rischio di elusione delle norme in materia di prevenzione del contagio da Sars/Cov 2-19 viene -sempre secondo d’Ambrosio Lettieri – dalla lodevole attività investigativa delle autorità competenti di polizia giudiziaria impegnate a smascherare gli autori di atti criminali. Sempre in base alle vigenti disposizioni, infatti, oggi le farmacie eseguono il tampone antigenico acquisendo solo la tessera sanitaria del richiedente. Conclusione? “Per evitare ogni forma di illecito e abuso occorrerebbero, a nostro avviso, due sole misure: l’introduzione immediata dell’obbligo di accertamento dell’identità del soggetto che si sottopone al tampone e l’introduzione di aggravanti che consentano di irrogare sanzioni più severe a carico di irresponsabili mascalzoni che mettono a rischio la salute pubblica”, la convinzione del presidente dell’Ordine dei Farmacisti Bari/Bat.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 26 Gennaio 2022

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