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“Puzza” d’incostituzionalità la nuova legge pugliese sui rifiuti

Puzza di incostituzionalità la nuova legge regionale di riforma della “governance” dei rifiuti in Puglia. A denunciarlo sono alcuni consiglieri dell’opposizione di centrodestra nell’Aula di via Capruzzi che non hanno ancora mandato giù il modo ed i tempi con cui il governatore pugliese, Michele Emiliano (Pd), ha portato avanti il ddl governativo di modifica alla L. R. 24 del 20 Agosto 2012, all’epoca approvata anch’essa da una maggioranza di centrosinistra che sosteneva il predecessore di Emiliano, ovvero Nichi Vendola. Quindi, archiviati gli organismi di gestione del ciclo dei rifiuti (Oga ed Ato) voluti nel 2012 da Vendola, con la recente legge approvata durante l’ultima seduta di consiglio regionale, si è passati all’Agenzia Unica dei rifiuti voluta dal governatore Emiliano. “Ma cosa cambia da oggi per ogni singolo cittadino pugliese?” si chiedono ironicamente dalle fila dell’opposizione regionale ed, in particolare, da Cor, il gruppo politico che fa capo all’ex ministro pugliese di centrodestra, Raffaele Fitto. Ed uno stesso esponente regionale di detta formazione politica, il canosino Francesco Ventola, che si da la risposta: “Assolutamente nulla e nessuna delle  roboanti parole della maggioranza in Aula ha mai contenuto una mezza risposta”, chiarendo il senso ironico della domanda, perché trattasi, sempre per Ventola, di un testo che non da risposte a ciò che interessa i pugliesi, ossia se risolve l’emergenza, fermando il trasferimento al Nord dello smaltimento dei rifiuti, e soprattutto se farà pagare meno tasse. Infatti, a detta ancora dell’esponente di Cor, l’interesse da soddisfare con tale legge “era solo uno ed è stato ampiamente soddisfatto da consiglieri regionali di centrosinistra totalmente succubi del suo presidente Emiliano”, che è riuscito a prendere “più di due piccioni con la stessa fava (riforma)”. Infatti, ha poi chiarito Ventola, “il primo è stato quello di evitare il commissariamento della Puglia, in tema di rifiuti, da parte del governo Renzi”. “Invece, così il commissariamento lo ha fatto proprio lui!” spiega inoltre l’ex Primo cittadino di Canosa, che aggiunge: “Ed ecco il secondo risultato raggiunto: per ora (e per chissà quanto tempo) non ci sarà nessuna Agenzia unica”. Infatti, afferma ancora Ventola: “La stessa sarà per il momento commissariata con il risultato che l’Ente, nel quale avrebbero dovuto far parte i sindaci e gli organi previsti, rimarrà sulla carta. Chi invece sarà operativo sarà il commissario che nominerà direttamente Emiliano al quale spetterà il compito di gestire tutti gli impianti (presenti e da aprire) e quindi tutti gli appalti. Parliamo di centinaia di milioni di euro”. E “siccome le nomine – ironizza ulteriormente l’esponente di Cor – non sono mai troppe per il presidente Emiliano, lo stesso (ed ecco il terzo ‘piccione’) avrà la possibilità di nominare anche un direttore generale. Anche questo alle dirette sue dipendenze per gestire lo smaltimento dei rifiuti”. E conclude rilevando che “troppi piccioni potrebbero andare presto di traverso”, perchè la Regione non può “gestire”, ma può solo programmare e indirizzare le politiche ambientali. Quindi, la “puzza” di anticostituzionalità per la nuova legge pugliese dei rifiuti potrebbe essere davvero dietro l’angolo. Invece, con riferimento alla stessa legge, il capogruppo regionale di Forza Italia, Andrea Caroppo, parla di assegnazione “di fatto al presidente Emiliano tutti i poteri” per “fare un bel regolo” al partito delle discariche. Infatti, ha pure affermato l’esponente di Fi, “Sarebbero già pronti i provvedimenti per aprirne di nuove, tra cui Corigliano (Le), e ampliarne altre, tra cui Cavallino (Le)”. “E’ un piano da terzo mondo” ha poi commentato Caroppo. Ma per il centrodestra pugliese le polemiche con il governatore Emiliano non si fermano solo alla nuova legge dei rifiuti. Infatti, per un altro consigliere regionale di Cor, il leccese Erio Congedo, assurde sono anche le soluzioni che si stanno trovando in Regione contro il batterio-killer degli ulivi, la xylella fastidiosa, che nel Salento sta facendo disseccare migliaia di piante secolari e mettendo – come è noto – in ginocchio uno dei più importanti comparti dell’agricoltura pugliese. Pertanto, si chiede Congedo, con retorica risposta, in una nota: “Il problema dei rifiuti? Agenzia unica. Il problema Xylella? Agenzia unica”. E commenta: “Insomma l’Agenzia unica sembra andare di moda quest’estate sul Lungomare di Bari, dove ha sede la presidenza della Regione Puglia”. Però, rileva poi con evidente ironia l’esponente leccese di Cor, “se i problemi non fossero così drammaticamente seri ci sarebbe da ridere”. “Leggere oggi – prosegue Congedo – che dal batterio, che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura pugliese, si guarisce se passiamo da una task-force a un’Agenzia unica, è davvero la beffa delle beffe soprattutto per gli agricoltori salentini che si sentono a questo punto presi in giro”. Infatti, per il consigliere leccese di Cor, “Emiliano pensa di affrontare-sfrondare il problema passando dai circa 50 esperti della task force a un solo esperto”. E commenta: “il solito commissario che come nei rifiuti dovrebbe risolvere tutti i problemi”, rilevando con esclamazione finale che: “i commissari, quelli delle fiction e che Emiliano ha conosciuto quando era pm, arrivano di solito sul luogo del delitto per individuare gli assassini, non per contribuire a rendere il delitto perfetto!”  

Giuseppe Palella

 


Pubblicato il 4 Agosto 2016

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