Cronaca

Quale futuro per AQP? Scadenze in agguato, ma senza risposte dalla Regione

“In questi giorni all’interno dell’ente Acquedotto Pugliese si sta scrivendo una brutta pagina della storia sindacale e delle relazioni industriali, mentre il tempo si consuma davanti agli occhi del Governatore Michele Emiliano più interessati alle beghe di partito che al reale futuro della Puglia”, spiega tutto d’un fiato il Segretario regionale Ugl Chmici di Puglia, Vito Bottalico. Che poi, senza dilungarsi troppo, denuncia lo “stallo nelle relazioni sindacali  a discapito del futuro dei lavoratori e della stessa Società. Siamo fortemente preoccupati – spiega il Segretario – per la prossima scadenza della Convenzione prevista per il 31 dicembre 2018. Un periodo transitorio che dovrebbe essere utilizzato per creare le migliori condizioni affinché AQP possa diventare il più ‘grande acquedotto del mezzogiorno’. Questo il mandato ricevuto dal Presidente in carica – puntualizza – e questa la necessità di una revisione non solo dell’organizzazione del lavoro, ma anche delle politiche gestionali della Società. Pare invece si stia consolidando una pessima gestione delle relazioni sindacali con il risultato di un’aumentata irrequietezza nei lavoratori. Gestione che, dalla politica delle assunzioni del personale e degli esuberi cosparsa di buone intenzioni, sembra privilegiare l’assunzione dei quattro dirigenti apicali che costeranno a tutti i pugliesi una cifra spropositata pari ad oltre un milione di euro all’anno. Tutto a discapito di  un organico dirigenziale rimasto volutamente inutilizzato”. Per il sindacalista, “il mancato rispetto  dell’accordo sulle classificazioni dei profili professionali presenti in Azienda, per cui taluni ‘fortunati’ hanno ricevuto i livelli di inquadramento e molti altri  riconoscimenti contrattuali, sono stati – seppure discussi e condivisi dalla Società –  lasciati inevasi. In realtà – osserva ancora Bottalico – crediamo si tratti di criticità più strettamente circoscritte all’ambito politico della Regione Puglia, che al management aziendale. Guardiamo con apprensione ad una politica che dovrebbe ricoprire un ruolo preponderante all’interno di una delle più importanti aziende partecipate del nostro territorio e per tutto il Sud Italia. Un ruolo che però risulta non pervenuto. Chiediamo pertanto al Presidente Michele Emiliano, un intervento concreto e deciso, perché si diano le dovute risposte ai lavoratori ed alle parti sociali. L’AQP – conclude il Segretario regionale Ugl Chimici Puglia – costituisce un valore aggiunto inestimabile per tutti i dipendenti, soprattutto nell’attuale e particolare congiuntura politica – aziendale. Crediamo che l’assenza di una figura di indirizzo come quella del Governatore possa rinvigorire ed aprire una nuova stagione di lotte sindacali, di manifestazioni e scioperi, sino a quanto non si riassicurerà la dovuta e necessaria stabilità dell’Acquedotto di Puglia”.

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 11 Marzo 2017

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