Cronaca

Quando covano le ceneri della ‘Movida’: a chi tocca garantire l’ordine pubblico?

Si avvicinano a grandi passi i picchi più alti della stagione della “movida” a Bari Vecchia e a mettere in allarme i residenti sono le prime ‘nottatacce’ che non preannunciano niente di buono, anche quest’anno, sul sentiero della guerra dei rumori, a Bari Vecchia. C’è già chi – senza pensarci due volte – ha preso daccapo di mira quell’ordinanza sindacale n. 88 del 5 dicembre 2006 con cui il Sindaco Michele Emiliano disponeva l’assoluto  “divieto” (per i gestori di pub nel borgo antico) di diffondere musica da ascolto, dal vivo o con consolle DJ, oltre la mezzanotte di tutti i giorni della settimana. Ma nel divieto imposto dal Sindaco di Emiliano quasi dieci anni fa c’era anche la diffusione di musica in sottofondo (che consentisse la conversazione) oltre l’una e mezza da domenica sera al giovedì sera e sino alle due e mezzo del mattino le sere del venerdì, sabato e prefestivi (udibile solo all’interno dei singoli locali). Ma con lo stesso provvedimento, in effetti mai rispettato, il Sindaco incaricava la Ripartizione della Polizia Municipale e la Forza Pubblica all’esecuzione e all’osservanza dell’Ordinanza. Il problema serio, ripetono i residenti, è che spesso la zona più frequentata di Bari Vecchia non viene presidiata da alcun rappresentante di Forza Pubblica, tanto che giovedì scorso, di fronte all’ennesima arrogante inosservanza da parte dei gestori di locali invasi da tavolini (tanto da ostacolare la viabilità finanche ai pedoni, ai mezzi di soccorso, ombrelloni di enorme dimensioni – 10 mtq. Circa – e musica assordante), s’è scatenata la prima, “rabbiosa” reazione dei residenti di Strada Palazzo di Città post-estiva, oramai al limite della sopportazione per le notti insonni a causa di rumori e frastuoni diffusi fino all’alba dalle apparecchiature musicali collocate all’esterno dei pub. Nel mirino dei residenti i locali situati nella Strada Palazzo di Città, dove chiacchiericcio degli avventori seduti attorni agli innumerevoli tavoli situati anch’essi all’esterno dei pub si mischia alla musica a tutto volume. In spregio, ovviamente, a quanto stabilito dall’Ordinanza Sindacale, ma anche delle numerose rassicurazioni del Prefetto di turno circa la costante presenza delle forze dell’ordine, soprattutto nelle ore serali e notturne. Ed è proprio a Prefetto e Questore che negli anni scorsi l’ex consigliere comunale Gino Cipriani ha scritto lunghe missive per denunciare la situazione nell’area più a rischio della Città per colpa di musica e rumori, a rischio anche dal punto di vista dell’ordine pubblico. Troppi i segnali che non fanno intravedere nulla di buono, sul fronte dell’ordine pubblico nelle zone tradizionalmente della ‘Movida’, a Bari Vechia. Situazione che potrebbero sfociare in “guerriglia” fra le fazioni interessate (gestori, avventori e residenti, con eventuali ed inevitabili scontri fisici fra gli stessi), assieme al Presidente del Comitato Libertà per Bari Vecchia, Cipriani chiese l’intervento della Polizia di Stato. Bisogna per forza chiedere nuovamente la costante presenza, soprattutto dopo la mezzanotte, dei rappresentati delle Forze dell’Ordine, soprattutto nelle strade del Borgo Antico? Non si può anticipare i problemi, presidiando le aree maggiormente a rischio fra Piazza del Ferrarese e dintorni? Se i vigili in servizio per strada sono pochi e dopo la mezzanotte, purtroppo, spariscono quasi completamente dalla circolazione, il compito di garantire ordine pubblico e rispetto di leggi e ordinanze sul territorio cittadino, spetta a Polizia e Carabinieri, movida o non movida….

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 26 Giugno 2015

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