Quando Emiliano parlava di assunzioni: “Seguiremo la legge”. La realtà è diversa…
E’ passato circa un anno e mezzo da quando, tra dichiarazioni di assessori e sindacalisti, resta tutto bloccato attorno alle agognate assunzioni dei vincitori ed idonei appartamenti alla graduatoria del concorso Ripam. E sempre a maggio dell’anno scorso Michele Emiliano – in odore di campagna elettorale – andava a ruota libera sull’argomento. “La soluzione – diceva lui – riparte dalla legge, non nelle decisioni politiche della Giunta o del Consiglio regionale. Quella dei precari accumulati nel corso degli anni dalla Regione e degli idonei non vincitori del concorso Ripam è una situazione assai complessa da coniugare, sulla quale è evidente che buttar benzina per far beccare gli uni contro gli altri mi pare un’operazione del tutto sbagliata. Rimane un unico punto di certezza giuridico,il dovere di procedere all’assunzione nel più breve tempo possibile e nel maggior numero possibile i vincitori del concorso. Il resto è nella mani del capo del personale che dovrà, sulla base delle esigenze e delle sue valutazioni giuridiche, stabilire quale delle due categorie, gli idonei o i precari, abbiano una preminenza. E’ chiaro che un eventuale indirizzo – senza travalicare la questione giuridica – da parte del Consiglio sarà utile a ricostruire una vicenda che è drammatica e che ci siamo trovati, assieme a tante altre, a dove gestire in maniera diversa da come avviene in qualunque altra regione italiana: non esiste infatti nessuna legge in Italia che “obblighi” a creare una distinzione tra chi vince un concorso e chi ha un’aspettativa alla stabilizzazione”. Ma non è finita. “Sono abituato a queste particolari situazioni pugliesi che dovrò affrontare componendo gli interessi in campo. Scelte categoriche da una parte o dall’altra non ce ne sono: gli idonei ricordano al sindacato che la loro graduatoria ha un termine, viceversa i precari hanno comunque il diritto a proseguire il loro lavoro con contratti a tempo determinato fino a che non cessano le esigenze della pubblica amministrazione. Anche il sindacato è chiamato alla tutela di tutti i lavoratori: quelli già con un contratto e quelli potenziali. Il diritto al lavoro riguarda sia chi ha già un lavoro sia chi aspetta di sottoscrivere un contratto”. “I tempi – sempre per l’improvvido Emiliano – saranno dettati non dalla politica, ma dagli spazi finanziari e dalle procedure di assunzione in corso. Completate le assunzioni degli ex provinciali, cominceremo le assunzioni dei vincitori di concorso e se residueranno spazi assunzionali, stabiliremo come completare gli organici vacanti”. E se ha detto tutto lui come fare presto e bene, senza troppe discussioni, per coprire le falle del personale alla Regione Puglia, non resta che augurarsi che termini presto la giostra che gira attorno ad un argomento che si presta a doppi giochi e colpi bassi. Poi, proprio attorno ai caldissimi giorni di ferragosto, ecco l’ultimo avviso pubblicato su Internet dall’Ente – più figure professionali: dagli assistenti sociali agli educatori, ai tecnici per l’inserimento sociolavorativo. Ma ci sono anche settantasette posti per unità amministrative (48 funzionari e 29 istruttori) per cui vincitori e idonei Ripam resteranno ancora a bocca asciutta, nonostante il possesso di tutte le competenze necessarie. E invece a loro non viene riconosciuto il legittimo diritto all’assunzione, pur avendo superato un pubblico concorso, che a distanza di due anni non vede ancora tutti i vincitori assunti. In tema di assunzioni e nomine, quindi, il presidente regionale dovrebbe essere l’ultimo a parlare dopo la pubblicazioni risalente a pochi giorni fa di altri avvisi pubblici per assumere altri impiegati e funzionari, dimenticando tutte le dichiarazioni di cui sopra. Ma soprattutto in barba alle graduatorie Ripam e varie di cui sopra…
Francesco De Martino
Pubblicato il 31 Agosto 2017