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Quando il nuovo mercato coperto di San Pasquale? Le bancarelle restano per strada…

Non uno, ma addirittura due ricorsi dinanzi ai giudici amministrativi pendevano dopo l’approvazione dell’accordo di programma approvato alla fine del 2009 in Aula Comunale per la costruzione del nuovo mercato coperto a San Pasquale, in Via Amendola, ma ciò non ha impedito l’apertura del cancello a camion ed operai. Eggià, dopo il via libera del Consiglio e gli incontrati alla ex Sesta Circoscrizione, assessorato alle Attività Economiche, tecnici comunali e rappresentanti degli operatori hanno discusso gli ultimi dettagli prima della partenza dei lavori per il trasferimento del mercato ortofrutticolo di via Nizza, da ben quattro anni è scattato il disco verde a S. Pasquale. Ma il trasloco di uno degli ultimi mercati rionali all’aperto che il Comune di Bari ha deciso di trasferire, come prescrive la legge, in un luogo coperto, s’è arenato da tempo. E così, nell’area all’interno dell’ex Fabbrica Peroni di Via Amendola quasi ad angolo on via Capruzzi, svettano solo i tre palazzoni con gli appartamenti di lusso che l’impresa privata sta costruendo e vendendo a tutto spiano, mentre la costruzione del mercato coperto annesso –facente parte dell’accordo di programma con l’ente comunale- è fermo. Eppure l’amministrazione comunale ormai ha ascoltato le parti interessate, discutendo per trovare finalmente le soluzioni adeguate atte a migliorare le condizioni del mercato rionale di Via Nizza, dove peraltro la Polizia Urbana ha anche provveduto ormai da diverso tempo a delimitare la segnaletica orizzontale per le pochissime bancarelle rimaste in via Nizza, tenendo ben presente, però che prima o poi le stesse saranno spostate dalla strada: lo impone un’ordinanza ministeriale che il Comune avrebbe avuto l’obbligo di far rispettare. Per quanto riguarda il piccolo mercato di San Pasquale, da un paio di anni è stato liberato anche l’ultimo isolato verso Via dei Mille, nemmeno più occupato dalle ultime tre bancarelle spostate verso via Re David per evitare i vuoti dove s’intrufolano gli abusivi. Già, bisogna passarci per rendersi conto di persona delle difficolta’ degli ambulanti “regolari” rimasti all’opera in Via Nizza, assottigliatisi rispetto a quelli che lavoravano all’inizio, più di vent’anni fa. Certo, la crisi s’è fatta sentire e in tanto tempo alcuni hanno cambiato attivita’, altri sono deceduti ed altri ancora si sono trasferiti, per cui se le bancarelle sono diminuite, lo spazio a disposizione s’e’ di conseguenza allargato, ma senza che nessun altro ambulante lo occupasse con tanto di regolare permesso e licenza comunale. Ed i troppi spazi liberi fra le bancarelle, oltre a richiamare venditori abusivi, perlopiù cinesi, puntualmente sono occupati dalle macchine dei residenti, che le lasciano parcheggiate fin dalla sera precedente al mattino di mercato. Quando spesso non vengono neppure spostate. E nemmeno i Vigili Urbani, chiamati a multare i proprietari indisciplinati, hanno mai risolto la situazione. Ragione in più per attendere con ansia il trasferimento del mercato nei locali dell’ex Peroni, per evitare che aumentino i rischi igienici e sanitari legati ad un mercatino rionale sul quale, finalmente, ha puntato l’attenzione l’assessorato competete. Che dovrà sudare le proverbiali sette camicie per convincere gli operatori a spostarsi, seppure di poche centinaia di metri. All’ex Peroni, nel frattempo, gli ambulanti attendono che si risolva il caso del nodo ferroviario e delle rotaie troppo vicine al complesso in edificazione, un imprevisto che sta ritardando davvero di troppo l’inizio dei lavori per il nuovo mercato coperto cittadino.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 30 Luglio 2014

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