Quando la visibilità è tutto… e Decaro alle chiese preferì le piazze
Distorcendo un po’ una massima evangelica, si potrebbe affermare che sarebbe stato più facile che un cammello fosse passato per la cruna di un ago anzichè vedere Decaro partecipare alla messa della vigilia di Natale nella chiesa di Santa Cecilia al rione Libertà. Occasione persa per il sindaco di Bari che, nonostante l’invito rivoltogli da tanti cittadini a presenziare ,sia pur nel tardo pomeriggio, al rito religioso più importante della cristianità nel luogo di culto del più popoloso quartiere cittadino , ha preferito glissare senza nemmeno addurre una qualche ragione. Nel quartiere Libertà ,assurto poche settimane fa agli onori delle cronache nazionali per ragioni di insicurezza e di invivibilità, i parroci di alcune chiese hanno preferito anticipare la messa della vigilia di Natale sia per ragioni di ordine pubblico, al fine di tutelare l’incolumità dei fedeli, sia ,secondo dichiarazioni di altri sacerdoti, per la scarsa affluenza di persone. Fatto sta che l’auspicato accoglimento da parte di Decaro dell’invito rivoltogli dai cittadini a presenziare alla messa della sera, avrebbe avuto una valenza di forte impatto simbolico facendo così sentire al popolo la presenza delle istituzioni, tanto più importante in un momento così difficile come quello che attualmente sta vivendo il quartiere,nel quale frange violente di extracomunitari si picchiano per strada e dove la criminalità del posto sta martoriando da anni il territorio costringendo i residenti nelle ore serali a rintanarsi in casa. Il Libertà, peraltro, ha pure altre e gravi emergenze irrisolte in fatto di sofferenze sociali ed economiche. Occasione, dunque, sciupata per il Sindaco, che si definisce pure cattolico; egli avrebbe potuto , nella circostanza della vigilia pure chiedere perdono per le sue omissioni e per i suoi peccati ,politici ed amministrativi ,si intende. Dei suoi validi assessori, inoltre, non si è intravisto nelle chiese del suddetto quartiere neppure l’ectoplasma,essendo forse tutti impegnati ad onorare tavole bandite o a spendere i propri pingui emolumenti, pagati dai contribuenti, per acquistare i doni natalizi . Decaro, forse per salvarsi la coscienza ha promesso importanti progetti di riqualificazione per ora in itinere. Dalle chiese però lui passa volentieri alle piazze, per la serie quando la visibilità è tutto. Anche questo fine anno infatti il buon Decaro non rinuncerà all’appuntamento in piazza Prefettura per il mega concerto che inaugurerà l’anno nuovo. Prodigo di suggerimenti il sindaco ha già emanato il suo “decaro…go” ai tantissimi giovani e persone che saranno presenti a migliaia la notte di San Silvestro, consigliando loro di non portare bottiglie di vetro e festeggiare preventivamente con lo spumante. La sua presenza non passerà di certo inosservata e tra selfie,varie passarelle sul palco , social network e collegamenti televisivi e radiofonici la popolarità del sindaco sarà stellare. In chiesa, invece, solo raccoglimento e pentimento. Fortunatamente per lui ,essendo una festa popolare, ottimi artisti canteranno a squarciagola con la gente orecchiabili musiche leggere; le immortali noti dell’Incompiuta di Schubert invece potrebbero ricordagli le sue tante “inadempienze” cominciando dai quartieri periferici abbandonati a se stessi con i residenti considerati figli di un dio minore. Ma è festa e non c’è spazio per le mestizie, per Decaro l’importante è apparire, per un proficuo ritorno mediatico ed elettorale . Buon anno a lui ed alla sua indefessa compagine assessorile, ma soprattutto buon 2018 a tutti i baresi che se lo godranno per tanti anni ancora dando per scontata la sua rielezione.
Piero Ferrarese
Pubblicato il 30 Dicembre 2017