Cultura e Spettacoli

Quando storia e tecnologia vanno a braccetto

Percorsi digitali realizzati nel castello Svevo di Bari

“Chi non conosce la storia è come una foglia che non sa di essere parte di un albero.” Scriveva Michael Crichton. In un’epoca in cui non si può prescindere dal multimediale, grazie all’impegno e ad un ingente lavoro di squadra, è stato possibile realizzare un sogno: grazie ad ausili tecnologici innovativi e coinvolgenti al castello Svevo di Bari è oggi possibile conoscere parte della storia del monumento legata alle vicende autobiografiche di alcuni personaggi storici ad esso legati.

È questo il risultato del progetto “Percorsi digitali nel Castello Svevo di Bari” – realizzato nell’ambito del PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale; un percorso narrativo meravigliosamente raffinato,ampliato e accessibile, fruibile a partire dallo scorso sabato 23 Settembre e che rappresenta la nuova tappa del più ampio progetto di riallestimento del Castello, avviato lo scorso Giugno, con la realizzazione di “Prima del Castello”, la video-mapping immersiva nelle aree archeologiche e che si concluderà a fine anno con l’esposizione rinnovata dei materiali archeologici rinvenuti negli scavi del monumento.

La nuova veste del Castello prevede contenuti audio e video accompagnati da riproduzioni 3D e modelli tattili, elaborati anche in LIS, per rendere più coinvolgente e immediata la comprensione della sua lunga storia. Il percorso si snoda attraverso diversi ambienti del Castello: si parte dalla Sala Sveva al pianterreno, con l’approfondimento sul paesaggio e sul rapporto con il mare, attraverso la tecnica dell’edgeblending con video-mapping e proiezioni sui modelli 3D. Al primo piano, la Sala Aragonese offre il racconto delle diverse fasi storiche del Castello e un approfondimento multimediale sull’alimentazione rinascimentale e i contenitori utilizzati.

Alla figura di Bona Sforza che, con sua madre Isabella d’Aragona, ha fortemente cambiato l’aspetto del Castello sono dedicate un’installazione artistica digitale site specific sulla regina e il suo matrimonio, collocata proprio nella sala chiamata Bona Sforza e una proiezione, dal carattere più didattico sulla vita di corte nella Torre di San Francesco.

Infine, la Torre dei Minorenni ospita un filmato che rende omaggio alle numerose ambientazioni baresi protagoniste dei set cinematografici dell’ultimo cinquantennio, icone del panorama nazionale e internazionale, a dimostrazione di quanto anche la cultura audiovisiva abbia contribuito alla valorizzazione del capoluogo pugliese.“L’ampio progetto di riallestimento che ha coinvolto il Castello Svevo di Bari, sempre più asse nevralgico pugliese del turismo italiano ed estero – commenta il Direttore Generale Musei, prof. Massimo Osanna – rende onore allo stretto legame tra questo luogo e il suo territorio. Oggi si aggiunge un nuovo tassello alla narrazione di un monumento distintivo, attrattivo e ricco di fascino, al quale, non a caso, sarà a breve riconosciuta l’autonomia speciale, come già avviene per i musei e parchi archeologici di maggiore rilievo nazionale, tra cui, in Puglia, il Marta di Taranto».

 

Rossella Cea


Pubblicato il 26 Settembre 2023

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