Cultura e Spettacoli

Quanto pesa chiedere scusa

Che brutta la tv spazzatura. Specie quando prodotta da piccoli network ad imitazione dei peggiori format delle grandi emittenti. Esiste qualcosa di peggio di questo sventolare panni lerci, questo mercificare sentimenti, questo prostituire cuori? Ebbene sì : la  pochezza umana che a livello dirigenziale sovrintende a trasmissioni simili. Pochezza che nelle micro televisioni non risparmia nessuno, a cominciare da direttori artistici, registi e amministratori per finire con soubrette, veline e conduttori. Contro questo cancro dell’intrattenimento si appuntano gli strali di Dino Loiacono (alias Pupetta), autore di ‘E’… viva la TV’, la nuova commedia de Le Battagliere in cartellone al Teatro Bravò. In mezzo a sorrisi, sghignazzi, rare volgarità, furbate e tanto, tanto mestiere Loiacono e compagni – che ben conoscono pregi e difetti del piccolo schermo al quale devono molto del loro successo – studiano come onorare la locuzione latina posta sul frontone dei teatri antichi : ‘Castigat ridendo mores’, ovvero : Migliora i costumi ridendo. Certo, ancora una volta Pupetta e Le Battagliere lo fanno a modo loro, lasciandosi prendere la mano, facendosi travolgere dalla propria esuberanza, andando fuori copione sino a ridere di sé, incappando nei luoghi comuni (prudenza con l’Islam…). Comunque lo fanno. E lo fanno senza che il messaggio possa essere equivocato. Anche in questo lavoro si gioca a carte scoperte :  La verità non è frutto di acrobazie del pensiero, ma spontaneo prodotto del buon senso. Il che risponde a un’esigenza profonda della platea, alla quale esigenza il teatro popolare sa venire incontro meglio  del teatro ‘alto’, spesso arroccato su improduttive posizioni di snobistico ed ostentato  ‘impegno’. Venendo al soggetto, Pupetta dirige la malandatissima Tele Sclero. Il crollo dell’audience impone l’ingresso nel business di un improbabile direttore artistico francese che promette mirabilie, delle quali la migliore è una di quelle ruffianate in cui uomini e donne separati dalla vita si riabbracciano pubblicamente  dopo lungo tempo. Il meccanismo del format risucchia Pupetta e spuntano gli scheletri dagli armadi. E’ il momento delle crisi di coscienza, della sensazione sgradevole del muro che si leva in fondo al vicolo cieco. Per fortuna le cose hanno una loro naturale magia, quella di ricomporsi da sole quando toccate dall’irresistibile forza del cuore : Tutto sta a chiedere scusa. Purché col giusto sentimento. Al fianco dell’inossidabile Pupetta stanno raccogliendo meritati applausi Renzo Deandri, Oronzo Di Landro, Pietro Genchi, Nicola Loiacono, Maria Poliseno e Gianni Sardella. – Prossimo appuntamento al Bravò : venerdì 26 febbraio con ‘Adamo con(tro) Eva’, con Barbara Grilli e Antonello Loiacono.

Italo Interesse

 

 

 

 

 


Pubblicato il 24 Febbraio 2016

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