Quartiere Libertà: poche luci a Natale, ma c’è ancora l’ombra razzismo
Sempre più lontane e sfuocate le luci e luminarie che preannunciano il Santo Natale. E, anzi, il Sindaco di Bari Antonio Decaro “regala” il natale più “desolante” della storia Barese, visto che in questa Città la festa natalizia è ridotta in un solo quadrilatero. Ne è arciconvinto Luigi Cipriani, segretario del Movimento “Riprendiamoci il Futuro”, deciso a denunciare come le vie storicamente commerciali sono state oramai completamente abbandonate tanto da sembrare vere vie di periferia (è sufficiente guardare le foto allegate). <<Il Sindaco Decaro, in occasione delle festività natalizie, si è “preoccupato” di accendere solo l’albero di Natale in piazza del Ferrarese. Caro Sindaco a che serve accendere un solo albero se gran parte della città è “spenta”? La storica Via Manzoni –continua l’ex consigliere comunale Indipendente-Libertà – appare priva di alcuna iniziativa natalizia, in questi giorni di festa sembra assumere una configurazione quasi spettrale>> E allora, chi spetta “accendere” il resto della città? Domande tutte senza risposta, come senza risposta le richieste avanzate oramai da anni di commercianti e residenti, stanchi non solo di essere ormai relegati in un quartiere di periferia anche se in pieno centro, ma di subire rapine e aggressioni. E sarebbe ora di riparlare di questo (e magari prendere o proporre atti decisionali) dopo che lo stesso Gino Cipriani e Rosario Polizzi, dirigenti del Movimento “Riprendiamoci il Futuro”, hanno affrontato l’argomento al principio di quest’anno e precisamente a febbraio scorso, fianco a fianco coi comitati, associazioni, partiti e commercianti. Tutti uniti per discutere il tema della sicurezza nel quartiere Libertà, senza sapere ancora come si sarebbe ridotto il quartiere sotto le festività natalizie. Forti ora come allora le preoccupazioni di Cipriani: al Libertà secondo lui si corre tuttora il rischio, ad esempio, del razzismo di rientro, situazione difficile e spesso fuori controllo. Da tenere d’occhio gli affitti ai migranti, mentre anche il vice parroco di Santa Cecilia, sempre al Libertà, don Giovanni Lorusso da un po’ di tempo ha lanciato l’allarme soprattutto sul problema migranti. Al Libertà si vive una situazione difficile e spesso fuori controllo. Esiste l’abbandono durante le feste, ma soprattutto la difficile convivenza con gli extracomunitari, anche se i cittadini baresi sono tutto meno che razzisti. Il problema vero è che vi è un alto numero di migranti e questo crea problemi seri di convivenza. In che senso? Che non sempre i migranti s’integrano, mentre sarebbe senz’altro opportuno per chi segue attentamente le cose del quartiere e della Città insegnargli la lingua italiana. Senza concentrarli soltanto in un rione come avviene al Libertà. Proprio al Libertà all’inizio dell’anno si è verificato un brutto episodio, quello di un migrante che ha aggredito per fini sessuali una donna e questo ha fatto crescere sia la preoccupazione sia l’insofferenza. Insomma, ora si approssima il Santo Natale e c’è chi soffre per l’aria che non appare di festa, ma sono davvero tanti i migranti del quartiere Libertà che vivono nei bassi ed esiste il forte sospetto che almeno in parte, si sia creato un mercato degli affitti poco limpido. Bisognerebbe controllare il rispetto delle norme, l’identità di chi vive in quelle case, i dati degli occupanti e se chi fitta rispetta la legge. Inutile ripetere come hanno già detto Cipriani e Polizzi che parliamo purtroppo d’un quartiere in gran parte lasciato a se stesso e degradato. Un brutto biglietto anche per le prossime festività….
Antonio De Luigi
Pubblicato il 14 Dicembre 2017