Quasi quotidianamente in breve (8)
Per salvini il “Nord”, ant.”Norte”, sostantivo maschile, è un avverbio. Dalla periferia al centro e viceversa della periferia dell’ “impero” (come ho, già, in passato Lamentato a proposito del capo di un condominio del ”Nord” barese) una caterva di illetterati, mettiamola così, per addolicirci il palato, reggono o si candidano a reggere il nostro destino, nonostante il loro esprimersi, concettualmente, destrutturato; orpellato, non di rado, di insopportabile enfasi tribunizia, sia ricco di errori e orrori di orrenda rilevanza. Nella Parola c’E’ tutta la Fatica di un Uomo nell’Elaborare il suo Originale Pensiero, la sua Visione del Mondo; nella Parola, come in filigrana, si può Intuire il Percorso, a volte, non facile, travagliato, di un Uomo per Essere “Faber” della Sua Storia. Ma nella paroletta, nell’espressione scorretta e banale, si può dissolvere, certamente, l’idiota, cioè, l’ometto inutile, facitore di idiozie, giullare di un pubblico, a sua volta, idiota, inconsapevole o non, del tutto, convinto di essere sodale e solidale con l’idiota. Sul pulpito farfugliante. Ad esempio, cosa dire del basculante esternare, comunicare in inglese, da buffon esibito, durante la cerimonia celebrativa del suo immeritato ascendere al podio del migliore calciatore planetario nel 2017? IO MI sono vergognato per lui, avendone Intuito l’assenza di Amor Proprio, di una Rispettosa Concezione della Relazionalità, di una Storia Personale nella sua esistenza, di un’Anima Problematica, Inquieta, se non nei suoi piedi. E la sciatta irresponsabilità nei confronti degli italiettini, che gli permettono la vita da sultano, dell’italietta, che in quell’evento rappresentava.. Di fronte a lui, idioti, suoi pari che, pur, erano esterrefatti a quell’udire grugniti, forse un machiavello del “migliore”, per nascondere la sua difficoltà nell’usare, perfino, la sua “Lingua Madre”. E sì, cari 25 Miei Lettori, molti compagni o ex compagni di squadra di buffon, presenti alla cerimonia, di cui sopra, di colore, extracomunitari, non solo hanno,”statim”, imparato a “loquare” in un, quasi, perfetto Italiano con dizione perfetta, addirittura, e, poiché, provenienti da paesi colonizzati da negrieri inglesi, francesi, belgi, olandesi, facilitano il loro essere al mondo con l’inglese, il francese e tanto altro, dal punto di vista linguistico. Noi, nepoti di Dante, ci godiamo il “Nord” avverbio di salvini, la problematica coniugazione dei congiuntivi di di maio, l’oratoria bugiarda e senza nerbo del girella gentiloni, ove si consideri che nella sua giovinezza egli fu un extraparlamentare di sinistra, e tanta carne politicumizzata, che bisognerebbe “sgonfiare di ogni presunzione e albagia, più di quanto non si faccia con l’aria contenuta negli otri”, Proclama Plutarco. In questi giorni MI Sto Dedicando alla Feconda Lettura del Facondo Plutarco, da cui Cercherò Conforto, Approvazione, Consenso del/al Mio Argomentare, sebbene il Mio Tempestivo Silenzio sarebbe, Saggiamente, più Opportuno per la salute del Mio Corpo, che il ”LOGOS”, invano, Servito alla vasta moltitudine dei servi dell’ignoranza e della menzogna in continuo, incessante auspicare il mio “Olocausto”.
Pietro Aretino, già detto Avena Gaetano
Pubblicato il 31 Ottobre 2017