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Quattro i siti pugliesi in cui Emiliano farebbe smaltire i rifiuti romani dell’Ama

 

Sono quattro i siti pugliesi in cui potrebbe esserci disponibilità ad accogliere i rifiuti della Capitale d’Italia. Si tratta di un impianto esistente a Foggia città e di altri tre dislocati rispettivamente nei comuni leccesi di Cavallino, Ugento e Poggiardo. La notizia è stata data in commissione Ambiente del Consiglio regionale della Puglia dal commissario Ager (Agenzia regionale per i rifiuti), Gianfranco Grandaliano, che ha chiarito sulla richiesta pervenuta dall’Ama, la municipalizzata  capitolina per la raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani, di attivazione di un accordo temporaneo tra le Regioni Puglia e Lazio che consenta il trattamento delle eccedenze rifiuti del Comune di Roma. Grandaliano ai componenti della commissione Ambiente ha spiegato che la scelta di Ama e’ ricaduta sulla Puglia “in virtù di dati Ispra dai quali risulta che la Puglia è l’unica a trattare al 100% i rifiuti indifferenziati”. “Disponiamo di 10 impianti la cui capacità – ha inoltre spiegato Grandaliano – è superiore in alcuni casi, soprattutto in seguito all’aumento della raccolta differenziata, alle quantità effettivamente smaltite. Sono 4 i siti in cui potrebbe esserci disponibilità, ma è da escludere – ha sostenuto il commissario dell’Ager – che l’eventuale trasferimento possa avvenire nei mesi di luglio e agosto, dal momento che gli impianti in questione si trovano in località turistiche, che nel periodo estivo vedono incrementare la quantità di rifiuti prodotti”.All’incontro era stato invitato anche il governatore pugliese, Michele Emiliano, nella sua qualità anche di detentore, da febbraio scorso, della delega all’Ambiente che all’epoca era in capo all’assessore Filippo Caraccio del Pd, dimessosi a seguito di un indagine giudiziaria in cui figura come indagato.  Il promotore dell’audizione di Grandaliano in commissione Ambiente, il consigliere Francesco Ventola di Dit (Direzione Italia)-Nci, successivamente è intervenuto con una nota per affermare: “E’ vero che la Regione Lazio, su richiesta del Comune di Roma, ha chiesto alla Regione Puglia aiuto per smaltire i rifiuti indifferenziati. Una premessa necessaria, perché finora eravamo solo in presenza di indiscrezioni di stampa e delle conseguenti polemiche politiche”. Inoltre, secondo il consigliere fittiano della Bat, “il Movimento 5 Stelle, che da due anni gestisce la Capitale ed è tanto sensibile ai temi dell’ambiente, di rifiuti zero e di zero discariche, intende raggiungere questo risultato mandando a ‘bruciare’ e smaltire i propri rifiuti in giro per l’Italia, in modo particolare negli impianti pugliesi”. Sulla richiesta per il trattamento delle eccedenze di produzione dei rifiuti sono diversi i consiglieri regionali che hanno già chiesto, con una mozione, che della decisione venga investita l’Assemblea legislativa pugliese. Ma vera è anche la notizia che tre Comuni della Bat, Trinitapoli, Margherita di Savoia e San Ferdinando di Puglia, sono in emergenza rifiuti ed i cui rappresentanti sono stati ascoltati i commissione Ambiente della Regione.  Infatti, secondo quanto riferito dal commissario dell’Ager, Grandaliano, l’emergenza in questi tre Comuni è, forse, anche più grave di quella denunciata dagli stessi sindaci, poiché vi sono notevoli difficoltà nel risolverla. Sulla questione è intervenuto, con una nota, anche il consigliere regionale Domenico Damascelli di Forza Italia che ha dichiarato: “Non possiamo accettare che la Puglia diventi la pattumiera d’Italia. Non possiamo permettercelo e se qualcuno ha la memoria corta, va ricordato l’aumento delle tasse a carico dei cittadini proprio perché siamo stati costretti a trasferire, con costi elevati, i nostri rifiuti in altri territori”.“Discariche stracolme e non in sicurezza – ha aggiunto l’esponente forzista della provincia di Bari – che ormai sono vere e proprie bombe ecologiche, con tutte le pesanti conseguenze anche sul fronte dell’impatto sanitario”. Quindi, per Damascelli, la Puglia deve “declinare ogni proposta che comprenda il ricevimento di rifiuti da altre regioni e di qualsiasi provenienza”. Anzi, secondo l’esponente regionale berlusconiano, “bisogna chiudere definitivamente le porte”, perché i pugliesi hanno già compiuto sacrifici enormi nel corso degli anni, ricordando che nella nostra regione sono già stati scaricato rifiuti dalla Campania, dal Lazio e da altre zone. Per cui, a detta di Damascelli, l’opposizione forzista ritiene che la Puglia debba negare la disponibilità non soltanto nel periodo estivo, ma in tutti i mesi dell’anno. “La salute pubblica – ha concluso Damascelli – non ha prezzo e la nostra Regione paga ancora salato quello delle numerose discariche aperte e straripanti sul territorio, e di un ciclo dei rifiuti ancora incompleto”. In definitiva, nelle prossime settimane il governatore Emiliano dovrebbe far sapere quale sarà la risposta della sua Giunta alla richiesta del collega laziale, Nicola Zingaretti, per lo smaltimento nei citati 4 siti pugliesi di circa 300 tonnellate giornalieri di rifiuti romani. Una richiesta che difficilmente, però, avrà una risposta definitiva prima della fine del mese di Maggio, se non addirittura a Giugno, quando i primi convogli di rifiuti capitolini saranno forse già stati consegnati nelle discariche pugliesi.

Giuseppe Palella

 


Pubblicato il 25 Maggio 2018

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