Cultura e Spettacoli

Quattro pugliesi in camicia rossa

La sera del cinque maggio 1860 da Quarto 1126 volontari garibaldini (i Mille per comodità di vulgata) s’imbarcavano sui piroscafi Piemonte e Lombardo per dare vita alla famosa ed omonima ‘impresa’. Quattro di queste camicie rosse venivano dalle Puglie. – Cesare Braico (Brindisi, 24 ottobre 1816 – Roma, 25 luglio 1887) fu medico e cospiratore. Condannato a 25 anni di reclusione dal governo borbonico, riuscì ad evadere e a riparare in Irlanda. Rientrato in Italia si arruolò volontario nell’esercito piemontese per partecipare alla battaglia di Solferino. Dopo l’Unità venne eletto deputato nel primo Parlamento italiano. Partecipò alla III guerra d’indipendenza. Nel quadro della sua attività di parlamentare fu Presidente del Consiglio di Sanità. Brindisi gli ha intitolato una strada e un parco. – Moisè Maldacea nacque a  Foggia il 16 aprile 1822 (morì a Bari il 17 marzo 1898). Già sottufficiale borbonico, disertò per aderire alla Giovane Italia. Durante la spedizione garibaldina fu ferito a Calatafimi. Una volta ristabilitosi si mise in luce combattendo a Milazzo e a Volturno ; ricevette la medaglia d’argento al valor militare e le congratulazioni personali di Giuseppe Garibaldi.http://it.wikipedia.org/wiki/Mois%C3%A8_Maldacea – cite_note-1 Successivamente entro nell’esercito del neonato Regno d’Italia congedandosi col grado di tenente colonnello. – Nicolò Cataldo Mignogna nacque a Taranto il 28 dicembre1808. Nel 1836 si iscrisse alla Giovine Italia e partecipò ai moti del 1848. Poiché era stata trovata corrispondenza cifrata nella sua abitazione, nel 1855 fu processato e condannato all’esilio perpetuo dal Regno delle Due Sicilie. Si recò allora a Genova, dove conobbe Giuseppe Garibaldi che lo nominò tesoriere della spedizione dei Mille. Il 4 settembre dello stesso anno lo ritroviamo a Fortino di Lagonegro, vicino Potenza, dove accolse Garibaldi, là giunto per ricevere l’omaggio del provvisorio Governo Lucano ; nella circostanza a Garibaldi vennero consegnati seimila ducati (di oscura provenienza) con cui ricompensare i seimila disertori borbonici che avrebbero vestito la casacca rossa nella battaglia del Volturno. Nel 1862 Mignogna seguì Garibaldi in Aspromonte ; in seguito, ancora in qualità di tesoriere,  fu al suo fianco nel corso della sfortunata Campagna per la liberazione di Roma.Con l’Unità d’Italia gli venne offerta la candidatura alla Camera dei Deputati, che rifiutò accentando solo di far parte del Consiglio Comunale di Napoli dove venne eletto nel 1862 e riconfermato nel 1865. Ritiratosi dalla vita politica si trasferì a Giugliano, in Campania, dove morì il 31 gennaio 1870. – Di Angelo Salvatore Lerna si sa solo che nacque a Martina Franca il 6 maggio 1840. Fonti attendibili lo individuano come “scultore e pittore locale”. Forse il Lerna si qualificò come tale all’atto dell’arruolamento, in realtà essendo uno scalpellino-decoratore di mediocre caratura. A Martina Franca non esiste una via o una piazza intitolata a suo nome. Non risultando nell’elenco dei caduti o dei sopravvissuti fra i Mille, è  presumibile che sia ‘scomparso’ durante uno dei tanti scontri fratricidi che insanguinarono il Mezzogiorno da Marsala al Volturno.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 5 Maggio 2015

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