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Quel degrado nella “167” di Palese che non interessa a nessuno

Eppure via Pierpaolo Pasolini nella zona 167 di Palese è una via giornalmente molto trafficata, perché è un percorso quasi obbligato per chi, abitando nella parte di paese a monte della linea ferroviaria di Rfi, vuole andare con un automezzo dall’altra parte del paese senza incorrere nel rischio di imbattersi in uno dei tre passaggi a livello con il quasi certo inconveniente di trovarlo spesso chiuso (ed aspettare anche più di mezz’ora prima di poterlo attraversare), però è praticamente impossibile non accorgersi che la parte destra di quella strada è da anni costernata da cespugli freschi ed altri già secchi da tempo che, fuoriuscendo dalla rete di recinzione, invadono completamente alcuni tratti del sottostante marciapiede. Arbusti e rovi, ma anche altra vegetazione spontanea che, dalla scarpata di terrapieno su cui è stata realizzata la strada ed hanno origine, si elevano in altezza fino a superare la rete metallica di recinzione e ad invadere in più punti la superficie destinata ai pedoni nella parte che, con il marciapiede, fiancheggia la carreggiata stradale. Una veduta più da viottolo abbandonato di campagna che da centro abitato in area urbanizzata. Invece, quella innanzi descritta e che compare nelle foto unite al presente servizio è proprio un tratto di via Pasolini a Palese. “Una via – lamentano alcuni residenti della zona – che nonostante le numerose segnalazioni agli organi locali del Comune (Uffici, presidente e consiglieri del Municipio di decentramento amministrativo) non viene fatta pulire dall’Amministrazione barese”. Ma c’è di più. Infatti, segnalano inoltre gli stessi residenti della 167, “proprio su via Pasolini, a poche decine di metri dai rovi e cespugli che invadono il marciapiede, risiede un consigliere comunale locale (ndr – Massimo Maiorano del Pd) che dal 2004 siede nell’aula ‘Dalfino’ di Palazzo di Città e che, verosimilmente, anche da uno dei balconi di casa sua vede la situazione di trascuratezza e degrado in cui versa quella parte di via Pasolini, pur senza percorrerla” e che commentano: “Però, sono anni che il Comune non effettua alcun intervento di pulizia e sistemazione della vegetazione spontanea che invade l’area sovrastante il marciapiede”. Una disattenzione, quella del rappresentante comunale residente in zona, che – a detta sempre di alcuni cittadini che abitano nei diversi condomini della 167 di Palese – non riguarda soltanto il decoro ambientale della zona, ma anche quello urbano, se si considera che a ridosso del complesso immobiliare dove abita il consigliere Maiorano c’è una tensostruttura metallica, costruita dal Comune agli inizi degli anni Duemila, che avrebbe dovuto ospitare le bancarelle degli ambulanti del mercato settimanale del martedì, ma che non è mai stata utilizzata e che è stata lasciata in abbandono. Struttura che è ancora lì, su viale Leonardo Del Turco (una parallela di via Pasolini), a testimonianza forse dello spreco di denaro pubblico e, soprattutto, dell’incuria dell’Amministrazione barese su un territorio, come quello del V Municipio, che è a tutti gli effetti considerato una “periferia” non soltanto per la distanza che lo separa dl centro della Città capoluogo, ma evidentemente anche per la frequenza e qualità dei servizi. Infatti, fanno notare ancora gli stessi cittadini della 167 di Palese, per il ripristino di un corpo illuminante di un lampione fulminato di via Pasolini, l’Amministrazione barese ha impiegato circa due anni prima di rimetterlo in funzione da quando erano state effettate le prime segnalazioni. E così per quasi due anni un pezzo di quella strada urbana della 167 è stato completamente al buio. Ma di lamentele da fare nei confronti dell’Amministrazione comunale barese, molti dei residenti nella 167 di Palese ne hanno ancora parecchie. Una di queste, ad esempio, è la mancanza di caditoie per la raccolta dell’acqua piovana nel secondo tratto di via Pasolini, ossia in quello che dal complesso scolastico “Marco Polo”, fiancheggiando altri complessi residenziali della 167, riconduce su viale Del Turco all’altezza del condominio “il Mehnir”. Per non parlare, poi, delle condizioni in cui e tenuto il mercato settimanale di merci varie del martedì che si svolge sulla via principale della zona 167 di Palese, vale a dire viale Del Turco. Infatti, ricordano questi stessi cittadini, le cabine adibite a bagno per gli ambulati e gli utenti del mercato settimanale, da anni sono fuori uso, ma il Comune anziché ripristinarli li ha rimosse, lasciando privi dei necessari ed indispensabili servizi igienici l’intera area di mercato, con conseguenze facilmente immaginabili ai fini ambientali il giorno della settimana in cui si svolge l’attività di vendita con le bancarelle. Però, se dopo aver appreso delle lamentele dei residenti della 167 di Palese, qualcuno pensa che nel centro di Palese e Santo Spirito la situazione di manutenzione e decoro urbano sia migliore di quella reclamata da molti degli abitanti di una zona meno centrale, qual è per l’appunto la locale ‘zona 167’, sicuramente si sbaglia. Infatti, come ci fa notare un cittadino residente a Santo Spirito (che ci ha fornito anche la foto pubblicata), basta soffermarsi ad osservare la situazione di trascuratezza ed abbandono per le manutenzioni in cui versa la centralissima via Principessa Iolanda (una traversa di via Napoli parallela alla strada in cui è ubicata la sede del locale Distretto Asl e la caserma dei Carabinieri). Marciapiedi rotti e sconnessi dai cui interstizi fuoriescono erbacce ed altri piccoli arbusti spontanei che intralciano il passaggio dei pedoni. Una veduta a dir poco raccapricciante che richiama alla mente situazioni analoghe di abbandonati e sperduti paesini di provincia di poche migliaia di abitanti ed in via di decremento abitativo. Invece no. Quella situazione di estremo degrado urbano è presente proprio in una strada del centro di Santo Spirito, quartiere nord della “grande Bari”, capoluogo della Puglia e Città metropolitana. E nonostante ciò c’è chi si ostina a sostenere che il Municipio di decentramento amministrativo per Palese e Santo Spirito è meglio dell’Autonomia comunale da Bari. Ma in loco a crederci sono ormai, forse, in pochi. E tra questi, sicuramente molti interessati ai gettoni di presenza che il Comune di Bari elargisce inutilmente ai consiglieri municipali, oltre a coloro che aspirano (o si illudono) di arrivare, un giorno o l’altro, ad occupare un seggio nell’aula “Dalfino” del Palazzo barese di corso Vittorio Emanuele. Attuali rappresentanti locali al Comune ‘docet’.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 22 Novembre 2017

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