Cronaca

Quel film costa troppo e in Puglia non s’è ancora visto

Un film non proprio bello ed ancora tutto da scoprire, quello delineato dal consigliere regionale Giannicola De Leonardis che nei giorni scorsi ha presentato un’interrogazione sul finanziamento – ammontante a oltre 430mila euro – erogato dall’Apulia Film Fund per il film ‘Lo Spietato’, girato in Puglia.  La risposta dell’assessore all’Industria turistica e culturale Loredana Capone, non s’è fatta attendere e, come ogni pellicola che si rispetti, è articolata in due tempi. Il primo tempo parte dalla precisazione che attualmente la piattaforma digitale “Netflix” conta circa 1,5 milioni di abbonati in Italia e più di 140 milioni in tutto il mondo, un bacino di utenza enorme per il settore cinematografico. Il film su cui ha puntato l’attenzione il consigliere De Leonardis è stato anche distribuito in una ventina di sale cinematografiche per tre giorni. I diritti per la distribuzione al cinema de ‘Lo Spietato’ sono stati acquistati da “Nexo Digital”, società che la Capone dice essere da anni ai primi posti nella distribuzione di contenuti in alta definizione cinematografica e di prodotti di molteplice natura (film-evento, documentari, concerti). Con modalità simili sono usciti nell’ultima stagione anche altri film targati Netflix: ‘Sulla mia pelle’ di Alessio Cremonini (vincitore del David di Donatello come miglior attore) e ‘Roma’ di Alfonso Cuaron (vincitore di ben 3 Premi Oscar)”. Ma passiamo al secondo punto su cui s’incentra l’attenzione dell’assessora pugliese, su un film ammesso a contributo a seguito della partecipazione ad apposito Avviso Pubblico Apulia Film Fund rivolto a produzioni cinematografiche che intendono girare in Puglia servendosi anche di maestranze pugliesi. Il fondo, spiega ancora la Capone, è finalizzato a sostenere la fase di produzione di opere o serie di opere audiovisive ed il film in questione è risultato ammesso a finanziamento soltanto dopo l’esame di una specifica Commissione Tecnica di Valutazione che ha attestato il raggiungimento dei 60 punti complessivi necessari all’ammissibilità del progetto cinematografico. L’entità del finanziamento è sempre assegnata in base al preventivo di spesa presentato dalla società di produzione che tiene conto del numero di lavoratori pugliesi impiegati e della spesa preventivata in riferimento alle imprese con sede legale in Puglia. Per quanto attiene il film ‘Lo Spietato’, il Direttore dell’Apulia Film Commission riferisce che i giorni di lavorazione in Puglia sono stati 26 su un totale di 38 e il 46 per cento del personale impiegato nelle troupe era composto da lavoratori pugliesi. Va anche specificato che il finanziamento in questione non è ovviamente stato ancora erogato, ma solo stanziato. L’erogazione, essendo un ‘rebate’ sulle spese effettivamente sostenute, avverrà dopo il controllo dell’effettiva rendicontazione, qualora la stessa risultasse coerente con il regolamento e le spese effettivamente sostenute”. Il commento del consigliere De Leonardis?  “Ventisei giorni di lavorazione – su un totale di trentotto – e il 46 per cento delle maestranze impiegate, come spiegato dall’assessore Capone, non sono bastati per una proiezione in una sola sala pugliese – su venti scelte in tutta Italia – o per la semplice organizzazione di una serata evento (come per esempio l’anteprima nazionale ieri sera al teatro Petruzzelli del film ‘Non sono un assassino’, sempre girato in Puglia e con lo stesso attore protagonista), per la promozione e presentazione della pellicola in Puglia e in tutta Italia. Il film ‘Roma’ di Cuaron è stato lanciato alla Mostra internazionale del cinema di Venezia in anteprima mondiale, ‘Sulla mia pelle’ ha potuto contare su un passaparola derivante dalla storia raccontata, che ha determinato l’organizzazione di una serie di proiezioni in sala parallele alla sola piattaforma Netflix, per citare i casi ricordati dall’assessore. Nulla di tutto questo è avvenuto per ‘Lo Spietato’, con la promozione del territorio grande assente, nonostante l’investimento consistente e le finalità che hanno determinato la nascita dell’Apulia Film Commission”. Fine della questione…

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 30 Aprile 2019

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