Quelle strade dimenticate a Palese dalla Città metropolitana e dal Comune
La Sp 210 soprattutto nel tratto che attraversa Lama Balice ed i pezzi di due importanti vie urbane
Importanti strade urbane ed extraurbane completamente dimenticate dal Comune e dalla Città metropolitana di Bari! Stiamo parlando della Sp 210, ossia della perimetrale dell’aeroporto “Karol Wojtyla” che poi, dall’incrocio con la Sp 159 (Bitonto-Aeroporto), prosegue verso Modugno attraverso una serie di tornanti che si estendono nel vallone di lama Balice e, superando un vecchio ponte sul torrente Tiflis, si va a congiungere nei pressi della sede della Motorizzazione civile, ubicata nella zona industriale, con il tracciato della Sp 156 (Modugno-Aeroporto), realizzato nella seconda metà degli anni Settanta del secolo scorso, sia per sopperire alle esigenze create dall’aumentata mole di traffico, sia per realizzare un collegamento più diretto tra Palese e Modugno, dopo che una parte del vecchio e tradizionale tracciato che collegava il Comune dell’entroterra barese alla sua ex frazione sul mare era stato soppresso alla fine degli anni Sessanta, perché inglobato nel sedime del nuovo scalo aeroportuale civile barese. Ebbene, nonostante la vecchia tratta stradale provinciale, che attraversa il vallone del Tiflis per collegare direttamente la perimetrale dell’Aeroporto alla Sp 159 all’altezza della Mtc, non sia trafficata come una volta, il suo utilizzo sia da parte dei frontisti che di altri utenti è tuttora notevole. Tanto notevole che quando per una qualsiasi ragione la Sp 156, nella tratta compresa tra l’incrocio all’altezza del cinema Ciaky ed il rondò all’altezza della Mtc, subisce una chiusura, il traffico tra Modugno e l’Aeroporto e viceversa viene dirottato provvisoriamente sul vecchio e preesistente tracciato che, prima della realizzazione del nuovo Aeroporto civile, collegava direttamente Palese a Modugno e viceversa. Però, la ex Provincia di Bari, ora Città metropolitana, pare che della Sp 210 si sia completamente dimenticata proprio nel tratto che attraversa la lama e, come si evince dalla foto allegata al presente servizio, da tempo non provvede neppure alle opere di manutenzione per tenere libera la carreggiata stradale da rovi, cespugli e rami di alberi che invadono la strada in diversi punti del tracciato. Ed in alcuni punti il restringimento è addirittura un pericolo per gli automobilisti ed altri utenti che la percorrono, poiché i rovi ed i rami riducono anche la visuale in prossimità di curve, con il rischio quindi che utenti che transitano in senso opposto possano anche scontrarsi frontalmente. Meno pericoloso, ma ugualmente rischio per gli automobilisti è transito sempre sulla Sp 210 sulla tratta che fiancheggia il sedime aereoportuale dal lato Palese, dove ci sono dei punti in cui alcuni alberi di fioroni, non potati da anni, e che con il tronco lambiscono il ciglio stradale si sono estesi con i rami, fino ad invadere per qualche metro l’area della carreggiata. Di chi sia la responsabilità oggettiva per un sime stato dei luoghi non è facile dirlo, poiché bisognerebbe appurare l’effettiva appartenenza delle aree su cui insistono alberi e rovi che invadono la carreggiata stradale. Infatti, nel caso del citato tratto strada che attraversa la lama l’appartenenza delle aree potrebbe essere dell’ente Parco di Lama Balice, mentre per quelle che lambiscono la Sp 210 e prospicenti il perimetro dell’Aeroporto la proprietà degli alberi e delle aree da cui nascono i cespuglietti che invadono la carreggiata potrebbe essere presumibilmente di privati cittadini. Sta di fatto, però, che la Città metropolitana di Bari (ex Provincia) proprietaria della strada e, quindi, responsabile della sicurezza lungo la stessa, da tempo pare essersi dimenticata di effettuare almeno tal genere di manutenzioni. Ma anche il vecchio ponte in pietra che attraversa la lama del Triflis e la cui costruzione risalirebbe addirittura alla seconda metà del 1800 sembrerebbe essere stato dimenticato dall’ente proprietario della strada, ossia sempre la Città metropolitana di Bari, visto in alcuni punti del ponte i muretti che fiancheggiano la carreggiata sono priv di qualche blocco in pietra che è parte dei parapetti che, ai fini della sicurezza, fiancheggiano da ambo i lati i bordi del ponte. In quanto a dimenticanza di manutenzione, a Palese, anche il Comune di Bari non è meno della ex Provincia, considerato che – come ci ha segnalato da tempo alcuni cittadini – alcune strade urbane presentano problemi analoghi a quelli della strada extraurbana Sp 210. Ossia di rovi di spine, cespuglietti e rami di alberi che invadono il marciapiede, impedendone di fatto la percorribilità ai pedoni. E trattandosi – come detto – di aree urbane, i rischi sono notevoli, sia per gli automobilisti ed utenti in genere della strada che per i pedoni, che sono costretti a scendere dal marciapiede e ad immettersi sul bordo stradale in corrispondenza dei tratti di marciapiede ingombrati da fasci di erba, rovi di spine o rami che fuoriescono dalle aree agricole che costeggiano la strada e, quindi, il marciapiede in corrispondenza del perimetro stradale. In particolare, i tratti di due importanti vie urbane che a Palese versano in tale stato di dimenticanza, sia da parte del Comune che del sicuro “inutile” locale V Municipio di decentramento, come anche la mancanza di queste piccole manutenzioni ne è prova, sono uno il tratto di marciapiede esistente in fondo a via Modugno, in prossimità dell’incrocio con il viale di accesso al locale cimitero e l’altro è il tratto del marciapiede perimetrale esterno di via Pier Paolo Pasolini, nella zona 167 di Palese e di cui qui si allega anche una foto. Situazioni di mancata ordinaria manutenzione, queste ultime, che sono state più volte denunciate anche in passato attraverso la stampa o direttamente dai residenti, soprattutto attraverso alcune pagine social locali. Ma che poi sono state puntualmente e sistematicamente dimenticate o successivamente disattese per un intervento risolutore sistematico e periodico da chi, in questo caso il Comune di Bari (o, per conto di esso, il locale V Municipio!), dovrebbe provvedere a garantire sicurezza nella percorribilità, pulizia ed igiene ambientale, almeno per un minimale ed ordinario decoro urbano. Ma questo ragionamento, per una realtà di oltre 30mila residenti, qual è per l’appunto quella di Palese e Santo Spirito, a tutt’oggi ancora priva di una effettiva ed incisiva possibilità di autogoverno locale, è tutto un altro discorso.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 30 Agosto 2023