Cultura e Spettacoli

“Questa terra impossibile” parola di goriziano

Nel 1944, vicino Brindisi (esattamente ad Apani) i britannici dirigevano la Battle School. La Scuola era pensata per formare spie e attentatori reclutati tra militari del disciolto Regio Esercito. Questi uomini dovevano essere paracadutati al di là della Linea Gotica ed ivi svolgere azioni di intelligence e sabotaggio. Per ovvie ragioni di segretezza, della Battle School non sono rimaste testimonianze fotografiche. Possiamo però farci un’idea di quel centro di addestramento attraverso le parole di Ugo Forlani (al centro, nella foto), un goriziano che alla Battle School apprese quanto gli fu utile per operare con successo sull’Appennino emiliano venendo  decorato ‘sul campo’ a Monte Lungo. Alla pagina riservata al 2 luglio 1944 del diario di Forlani  leggiamo : “In una piana liscia, piatta bruciata, ci aspetta l’accampamento lindo, curato, allineato con meticolosità propria degli inglesi… a poche centinaia di metri il mare… Nulla si sa dell’impiego ed è naturale. Un caldo impossibile ; sotto le biposto non si resiste al pomeriggio”. L’addestramento procede con la massima celerità. Il primo lancio è fissato per il 5 luglio : “Sveglia alle 4. In autocarro all’aeroporto di Brindisi… L’aeroporto brulica di apparecchi di ogni tipo, di ogni dimensione. Infilo il paracadute; il “Douglas” ha già i motori avviati…. Salgo, il vento dei motori m’incolla gli abiti al corpo. Ci muoviamo, lo stomaco tranquillo, c’innalziamo. Ho innanzi a me la porta. Tutto rimpicciolisce. Casette, barchette, ometti. Qualche breve minuto di volo. Non si riesce a pensare. Una virata stretta sul mare turchino e siamo sul campo di lancio, non molto distante dall’accampamento…. Agganciamo le funi di vincolo. Quota 300. Luce rossa, tintinnio di moschettoni, scalpitio di piedi. Tocca ai primi sei. Luce verde! “ Action station…….GOOOO!”  Salto per secondo, appiccicato a chi mi precede, premuto da chi mi segue. Fuori! Attimi d’incoscienza, un penoso senso di vuoto, lo schiaffo del vento. Stringo le mascelle. S’aprirà? Un lieve strappo alle spalle, apro gli occhi, un candido ombrellone contro l’azzurro del cielo. Un lieve, riposante dondolio, un gran divino silenzio. La terra color ocra s’avvicina velocemente. Da terra l’istruttore con il megafono strilla consigli. Sotto sopra di me altri ombrelloni con ometti attaccati. La terra si avvicina sempre di più, mi corre incontro. Un attimo di panico, vorrei risalire, un urto brusco, un ruzzolone sul terreno duro. La calotta è ancora gonfia. Mi sgancio e arrotolo funi e seta. Eccomi paracadutista… Ancora il Douglas ripassa rombando, seminando nel cielo nere figurette scomposte, infiorando l’azzurro di nuovi candidi ombrelloni… Il maggiore inglese comandante della scuola, accomiatandosi, si congratula e afferma di aver addestrato paracadutisti di ogni nazionalità, ma di non aver mai visto paracadutisti migliori degli italiani”. L’8 luglio “iniziamo un corso guastatori. Quattro giorni, dieci ore d’istruzione al giorno. Esplosivi, lotta corpo a corpo, scherma con il pugnale, tiro ravvicinato ed istantaneo, strisciamento, istruzione sulle armi, sugli esplosivi, sulle mine tedesche, lanci di bombe a mano, scuola d’imboscata”. Andiamo al 30 Luglio : “Ultime istruzioni. Verremo lanciati nel Frignano (Modena)… la Gotica deve crollare…. Armamento individuale : mitra, pugnale, pistola, bombe a mano, esplosivo, quattro giornate di viveri, un pacco vestiario di non oltre 15 kg. Lo riempio di marmellata. In montagna sarà difficile trovarla”. L’1 agosto si dovrebbe partire ma giunge il contrordine. “Noia, sabbia, abbiamo trasferito il campo in riva al mare. Alcuni giorni di benessere fisico e morale…. Ci spostiamo accanto a Taranto, sul mar Piccolo…. a giorni ripartiremo per il fronte. Destinazione ignota”. Arriva martedì 29 agosto : “A sera lasciamo finalmente questa terra impossibile. Barletta, Foggia, Benevento, Caserta..”  Avremo preferito un commiato migliore. Ma in tempi di guerra si diventa facilmente insofferenti. Chissà se Forlani, tornata la pace, tornò in Puglia. 

 

Italo Interesse

 

 

 


Pubblicato il 18 Giugno 2013

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