Cronaca

Quinto 5° Municipio “orfano” delle liste dell’Autonomia e con un risultato in bilico

Alla competizione elettorale del 25 maggio prossimo sulla scheda elettorale per l’elezione di consiglieri e presidente del 5° Municipio di Bari, vale a dire la ex circoscrizione di Palese e Santo Spirito, non sarà presente alcuna lista civica che abbia nel proprio simbolo un riferimento esplicito alla rivendicazione di autonomia comunale del territorio. Infatti, come si ricorderà, nelle precedenti elezioni amministrative, quelle del 2009, a Palese e Santo Spirito ci furono ben tre liste civiche che alle circoscrizionali sostenevano un candidato presidente, Francesco Leccese, che alcuni mesi prima del voto era stato tra gli esponenti di punta nella campagna referendaria per il “SI” al distacco amministrativo delle ex frazioni a nord del capoluogo pugliese ed alla costituzione per l’appunto di un autonomo Comune di Palese e Santo Spirito. Il candidato presidente delle liste per l’autonomia ottenne il 10,22% dei consensi e la presenza anche di un candidato presidente dell’Udc, Giovanni Moretti, che ottenne l’8% dei voti, determinarono la mancata elezione al primo turno del presidente della circoscrizione, poiché nessuno dei candidati dei due opposti schieramenti maggiori ottenne la maggioranza assoluta dei consensi, per cui il nome del presidente dell’allora Prima circoscrizione fu scelto al ballottaggio. Come è noto, vinse l’allora candidato presidente del centrosinistra Saverio Di Liso, che sconfisse al secondo turno quello del centrodestra Michele Picaro. Una vittoria, quella del centrosinistra alle circoscrizionali di Palese e Santo Spirito, che era forse imprevedibile ed inattesa anche per le stesse forze politiche della coalizione vincente, in quanto le ex frazioni a nord di Bari era tradizionalmente considerata una delle roccaforti del centrodestra, per cui difficilmente nei pronostici venivano considerate realtà elettorali conquistabili dalla coalizione di centrosinistra. Infatti, alle amministrative del 2004, nelle prima elezione diretta del presidente di circoscrizione, il centrodestra a Palese e Santo Spirito vinse al primo turno, in netta controtendenza con il risultato delle comunali, dove Michele Emiliano era stato eletto sindaco per il centrosinistra senza ricorrere al ballottaggio. Un dato, quello delle circoscrizionali del 2004, che a Palese e Santo Spirito confermava la supremazia elettorale del centrodestra conseguita in altre precedenti consultazioni, come nel 1999 e nel 1995, ma che è stato poi messo in discussione nel 2009 per la presenza di candidati presidenti espressione uno delle liste autonomiste, con Leccese, ed uno dello scudocrociato, con Moretti. Sta di fatto che per le amministrative di fine maggio lo scenario elettorale per il Municipio di Palese e Santo Spirito, nonostante questa volta non è presente alcun candidato presidente espressione diretta di liste autonomistiche, è alquanto difficile che l’elezione del presidente possa risolversi al primo turno, visto che i nomi, finora noti, in corsa per il vertice del nuovo organo di decentramento comunale sono ben cinque, di cui tre sono esponenti locali distintisi per aver preso apertamente posizione a favore del distacco da Bari delle ex frazioni e della loro costituzione in Comune autonomo. Infatti, sia l’attuale candidato presidente del centrosinistra, lo stesso Moretti che, come già ricordato, alle precedenti amministrative correva per l’Udc, sia quello del centrodestra, Nicola De Matteo, sono stati entrambi ferventi sostenitori del “SI” al referendum del 2009 sull’autonomia comunale di Palese e Santo Spirito. Ma anche un terzo candidato presidente al 5° Municipio, Domenico Lomazzo, della lista civica per “Desirèe sindaco”, risulta essere stato in passato un noto esponente della battaglia autonomistica locale, per il distacco da Bari delle ex frazioni a nord del capoluogo. Quindi, nella ex Prima circoscrizione questa volta le liste “pro autonomia” non sono state presentate, ma i candidati presidenti degli schieramenti maggiori sono stati presi tra le fila degli autonomisti. Un criterio, questo, utilizzato forse dalle forze politiche baresi per tentare di accaparrarsi la consistente fetta di elettorato autonomista di Palese e Santo Spirito che è sicuramente determinante a far vincere al primo turno uno degli schieramenti. Evento che anche questa volta, come nel 2009, difficilmente potrà verificarsi, nonostante l’assenza di effettive liste “autonomiste”.         

 

Giuseppe Palella  


Pubblicato il 6 Maggio 2014

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