Primo Piano

Quinto Municipio, il Comune tenta di rimediare alle scelte sbagliate di Decaro

Si prova a mettere delle “pezze” alla contestatissima pista ciclabile sul lungomare a senso unico

L’Amministrazione barese guidata dal nuovo sindaco, Vito Leccese, sul lungomare del “Municipio 5”, ossia quello di Palese e Santo Spirito, sta provando a mettere le “pezze” ai disastri effettuati dalla precedente Amministrazione a guida Antonio Decaro. Infatti, a Palese la contestatissima pista ciclabile, già realizzata sul tratto di lungomare che da via Cola Di Cagno si estende fino all’incrocio con viale Vittorio Veneto (ma che secondo il progetto approvato ed appaltato dovrebbe giungere fino alla torre che un tempo ospitava la locale caserma della Guardia di Finanza), sta producendo tutti gli effetti negativi che era facile prevedere prima della sua realizzazione, ma che ora però – a cose fatte – sono sotto gli occhi di tutti. Ovvero un lungomare che in precedenza era a doppio senso di marcia ed adesso invece è ad un solo senso, con la conseguenza che il traffico interno all’intera area urbana prospicente alla costa, fatta di tante piccole traverse e stradine strette, sta creando non poche difficoltà ai residenti, oltre che agli operatori delle diverse attività commerciali (ristoranti, lidi privati, etc.) presenti sul lungomare. Una pista ciclabile, per altro, realizzata allo stesso livello del marciapiede che fiancheggia sul lato mare e con diverse angolature che fuoriescono dal bordo di delimitazione stradale della pista, per indicare la fascia di parcheggio contigua alla pista stessa, oppure per indicare gli scivoli di raccordo pedonale con l’adiacente marciapiede. Sta di fatto che la perdita di numerosi posti auto lungo tutto il tratto del lungomare di Palese già interessato dall’opera e la mancata pianificazione di una viabilità alternativa, con il cambiamento di alcuni sensi unici delle traverse laterali al lungomare e la preventiva individuazione e realizzazione di nuove aree per il parcheggio a ridosso della costa che sopperissero a posti auto persi sul lungomare a causa di una pista ciclabile che in alcuni punti è addirittura più larga della carreggiata stradale, – a detta di molti cittadini – “ha decisamente compromesso la vivibilità e la qualità della vita in questa zona urbana della costa”, con conseguenze negative anche per coloro che d’estate usufruiscono della spiaggia libera esistente lungo tutto il tratto del lungomare di Palese, intitolato ad Ugo Lorusso per una parte ed a Nicola Massaro per altra parte. Bagnanti che durante l’estate si recavano al mare su questo tratto di litorale anche da Comuni dell’entroterra, come Modugno, Bitonto, Palo del Colle, ect., quindi cittadini non baresi, che quest’anno si sono trovati in presenza di una situazione della costa palesina stravolta dalla novità di una pista ciclabile che probabilmente non serviva realizzare in mondo in cui è stato fatto e che, soprattutto, ha chiaramente compromesso le condizioni di un litorale bellissimo che andava sicuramente migliorato, ma non certo con l’intervento di una pista ciclabile sproporzionata per il luogo e per il modo in cui è stata realizzata. Infatti, “qui – hanno esclamato alcuni cittadini presenti sulla battigia che fiancheggia uno dei ristoranti presenti su questo tratto di costa – serviva che il Comune realizzasse passerelle per i bagnanti, accessi al mare per anziani e disabili e dei bagni permanenti utili anche a coloro che anche d’inverno vengono a fare footing sul lungomare e non certo uno sconvolgimento totale ed in negativo della viabilità esistente su questo tratto di litorale cittadino!” In definitiva, i cittadini chiedevano un miglioramento della costa come è avvenuto per la spiaggia libera barese di “Torre Quetta” e “Pane e pomodoro”, dove il Comune ha realizzato sinanche dei chioschi per bar e postazioni per bagnini pagati dall’Amministrazione per la sicurezza dei fruitori della spiaggia libera. “Per questo tratto di costa palesina ancora più necessaria – a detta dei residenti – sarebbe la realizzazione di una barriera frangiflutti, che manca e che preserverebbe dalle conseguenze delle mareggiate tutta questa parte di costa, che d’inverno è devastata dalle onde che si riversano anche in diversi tratti del lungomare, invadendo la carreggiata stradale d’acqua e detriti marini”. Per poi concludere ironicamente: “Altro che….pista ciclabile!” di Decaro. Insomma un’opera, quella della pista ciclabile sul lungomare di Palese, forse non richiesta e non gradita ai cittadini e che sta causando più danni che vantaggi a questa parte di territorio comunale barese, perché realizzata verosimilmente solo per ottenere fondi dal Pnrr, ma senza alcuna concreta utilità per la comunità, perché – tra l’altro – fatta male e, soprattutto, senza valutare le conseguenze che detta realizzazione avrebbe comportato. E dire che il progetto di questa contestatissima pista ciclabile non è stato ancora totalmente realizzato, perché la parte di essa prevista lungo il tratto di lungomare che dal porto di Palese giunge al porto di Santo Spirito deve essere ancora realizzata e l’amministrazione Leccese non sa ancora come porre rimedio ai disagi provocati ai cittadini dalla porzione di pista ciclabile già ultimata. Salvo che continuare comunque a magnificare invano le precedenti scelte dell’amministrazione Decaro anche quando, come in questo caso, è di tutta evidenza il fallimento dell’intervento realizzato.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 28 Giugno 2025

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio