Cronaca

Raccolti 180 milioni di euro con le tasse dei contribuenti baresi

Monta la rabbia dei contribuenti baresi per le scadenze di tasse e balzelli, sacrifici imposti anche ai sempre più poveri e arrabbiati cittadini e contribuenti nella totale indifferenza di amministratori e politici. E così, mentre in Norvegia e in molti altri Paesi la data di pagamento delle imposte locali è anticipata (anche di molto) rispetto al Natale, da noi era prevista per ieri, 16 dicembre, per il pagamento del saldo TASI e IMU. I consiglieri comunali di Minoranza baresi, quindi, hanno deciso di uscire allo scoperto, difendendo cittadini che, invece “…di avere un po’ più di soldi in tasca da spendere in regalie acquisti, in modo cosi’ da far crescere l’economia cittadina, è l’Amministrazione Comunale a pretendere il suo regalo di Natale. E si tratta di un enorme regalo perchè l’Amministrazione Decaro ha fissato ai massimi di legge sia le aliquote TASI che le aliquote IMU!” E non è finita. “L’incasso IMU previsto è di circa 40 milioni (altri 40 milioni erano da versare a Giugno). L’incasso TASI è invece di circa 15 milioni (altri 20 milioni erano da versare a Giugno). Se ci aggiungiamo l’incasso previsto per la TARI (il cui pagamento è già stato in parte richiesto) pari a circa 65 milioni di euro, ci si accorgerà che per i principali tributi locali, il Comune di Bari ha chiesto ai Cittadini –e sottratto all’economia della Città- una montagna di soldi: parliamo di circa 180 milioni di euro!”, chiosano i rappresentanti dei partiti di Opposizione al Comune. Un’enormità di denaro che, per loro, dovrebbe servire direttamente (TARI) per coprire i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Direttamente (TASI) per i costi della sicurezza urbana, della manutenzione stradale e del verde. Indirettamente (IMU) anche per ripianare i costi e i debiti delle società partecipate (AMTAB, etc). Servizi i cui livelli di efficienza per i consiglieri di centrodestra sono bassissimi (al contrario dei costi altissimi), come comprovato dalle indagini di customer satisfaction recentemente commissionate dal Comune di Bari e come certificato da innumerevoli classifiche nazionali. Se poi non si è convinti, basterà chiedere ai Cittadini baresi i quali peraltro pagano servizi che –incredibilmente- per un cospicuo numero di giorni neppure ricevono (l’Amiu non raccoglie il rifiuto cittadino per oltre 60 giornate festive annue). Ecco perchè per l’intera giornata di ieri i vari Filippo Melchiorre, Giuseppe Carrieri e Michele Picaro hanno indetto il ‘NO TAX DAY’, manifestando in pieno centro, a due passi dal Palazzo di Città e precisamente di fronte al Palazzo dell’Economia. Per poi effettuare (nella mattinata e nel pomeriggio) un ampio volantinaggio informativo con circa 3mila messaggi distribuiti ai contribuenti di cui sopra. Incavolati e più leggeri nei loro portafoglio ugualmente, ma almeno consapevoli che l’Amministrazione Decaro “…è capace solo di tassare ai massimi (e non contenta pensa di introdurre nuove gabelle: tassa di soggiorno). Ed è invece incapace di tagliare/razionalizzare seriamente la gigantesca spesa corrente comunale (circa 360 milioni di euro annui) a fronte della quale la Città riceve peraltro servizi pessimi o al più mediocri”. Auguri di Buon Natari e Natasi a tutti, firmato Consiglieri Comunali di Centrodestra al Comune di Bari.

 

Antonio De Luigi

 


Pubblicato il 17 Dicembre 2015

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