Rampe sconnesse e ostacoli: ‘censurato’ il Comune per l’accesso ai lidi
E’ stato effettuato un monitoraggio sull’abbattimento delle barriere architettoniche all’interno dei lidi balneari baresi che fa letteralmente a pugni con le immagini mandate in onda dalle tv locali quest’estate con carrozzine e disabili che passeggiavano sulle rampe d’accesso al mare. Adesso, infatti, l’amministrazione comunale barese è stata censurata per le mancate risposte proprio sulle barriere architettoniche ai lidi cittadini. Ma andiamo per ordine. “E’ stata effettuata una ricognizione in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche presenti nei vari lidi e soprattutto qual è il risultato emerso da questa ricognizione ?”; “la passerella presente a Torre Quetta per l’accesso a mare per le persone disabili è a norma di legge?”. Queste le domande salienti del consigliere comunale del gruppo misto Michele Caradonna, formulate durante il consiglio comunale di un paio di mesi fa e precisamente del 6 luglio scorso. E per le quali, inutile dirlo, non ha ancora ricevuto risposta. “Un comportamento inaccettabile. La stagione è terminata e le risposte non sono arrivate. Impossibile lavorare in questa maniera”, taglia corto Caradonna. Che per questo motivo ha deciso di non mollare la presa sull’argomento, presentando una “formale richiesta” di censura per le mancate risposte, mentre durante il consiglio comunale del 19 settembre scorso lo stesso Presidente del Consiglio Comunale Di Rella, dopo gli opportuni accertamenti, ha accolto la richiesta. Provvedendo stavolta – e senza indugio – ad adottare un provvedimento grave come la “censura” dell’intera amministrazione. “Una magra consolazione, visto che di fatto la censura non corrisponde ad alcun tipo di sanzione e pertanto, se non vi è una coscienza o maturità da parte di chi la riceve, rimane un semplice atto formale”, spiega amareggiato Caradonna, impegnato da sempre nel mondo del sociale. Egli stesso, peraltro, aveva già allertato l’amministrazione Decaro nella verifica dei lidi, addirittura dal mese di maggio, dopo l’ordinanza balneare emessa dalla Regione Puglia. Un provvedimento che prevedeva la presenza di una ‘nursery’ e del defibrillatore, almeno stando agli impegni presi dalle varie amministrazioni sulla carta. Infatti, anche in quella circostanza domande e richieste relative a un attenta attività di monitoraggio non hanno mai avuto risposta, lasciando nel vago anche le troppe attenzioni rivolte dallo stesso Comune nei riguardi di un’associazione privata cui è stata affidata la gestione della spiaggia di Torre Quetta. Lasciando affogare in un mare di liquami l’altra più a nord di ‘Pane e Pomodoro’, perfino alla vigilia di ferragosto. Ma torniamo alle gravi distrazioni dell’ente su disabili (e abbattimento di barriere architettoniche) in un Comune che praticamente ne impedisce l’accesso perfino all’Aula dove ci celebra l’adunanza cittadina. Silenzio, rincara il consigliere Caradonna, anche sulle interrogazioni in merito al bando della Regione Puglia “Deep impact”, ormai scaduto, che permetteva l’acquisto di defibrillatori da parte delle amministrazioni comunali, finanziando anche i corsi di formazione per il personale preposto al loro utilizzo. «Ebbene, il Comune di Bari non ha mai partecipato a questo bando, perdendo una ghiotta opportunità per distribuirli in uffici e strutture ancora sprovvisti del prezioso supporto salvavita». “Una mancata attività di monitoraggio potrebbe compromettere il corretto svolgimento delle attività, determinando disservizi e disagi per i fruitori, specialmente per le persone con disabilità”, la conclusione nuda e cruda del consigliere di Minoranza per mettere a nudo le reali attenzioni (rectius, disattenzioni…) di un’amministrazione che, purtroppo, sembra proprio pensare a ben altro che disabili, accesso ai lidi e barriere…
Francesco De Martino
Pubblicato il 22 Settembre 2017