Rao: “Spero di segnare presto il primo gol in casa davanti ai nostri tifosi”
La sfrontatezza e l’esuberanza che serviranno al Bari per raggiungere gli obiettivi prefissi

Seduta di allenamento pomeridiana, quella che si è consumata ieri pomeriggio presso l’Antistadio, in vista della preparazione della prossima gara dei biancorossi con la Reggiana del 18 ottobre alle ore 15 presso lo stadio ‘Città del Tricolore’.
Prima del giornaliero training, si è presentato in conferenza, nella sala stampa ‘Gianluca Guido’ dello Stadio San Nicola, Emanuele Rao, uno dei più giovani innesti del gruppo biancorosso per questa stagione. Il classe ‘2006 è giunto nel capoluogo pugliese in prestito dal Napoli, squadra che è riuscita a sbaragliare la concorrenza di top club come Juventus e Milan nella sessione di mercato estiva, dopo essere rimasto svincolato per il fallimento della Spal. La squadra emiliana è stata la culla dell’attaccante nato a Rovereto, dopo il fallimento del Chievo Verona, società in cui ha mosso i primi passi nelle giovanili. A Ferrara, Rao ha avuto modo di essere integrato nell’U18, prima dell’esordio tra i professionisti nel ‘2023/‘2024.
Rao ha commosso i presenti, parlando di una problematica di salute con cui convive, il diabete, e ha motivato i giovani affetti da questa patologia a praticare sport, non considerandola come un limite: “Ho scoperto di avere il diabete 10 anni fa, quando giocavo a Chievo, ero piccolo. Era Natale e dicevo ai miei genitori che non riuscivo a fare gli allenamenti perché avevo fame, sudavo, la notte non riuscivo a dormire, continuavo ad alzarmi e ad andare a bere. Facevo tanta pipì. I miei genitori sono entrambi infermieri e mi hanno portato a fare delle analisi. Ho passato il Natale in ospedale sotto la supervisione dei medici. Quando sono tornato a casa, non avevo realizzato che potessi tornare a giocare a calcio. Ogni giorno il mio papà veniva con me a Verona per gli allenamenti, controllava tutto ad ogni pausa. Per bere andavo da lui. L’anno dopo sono andato a Ferrara, anche se i miei genitori non erano d’accordo che andassi lontano da casa con la malattia ma, alla fine, hanno accetto. In convitto ho trovato delle tutor eccezionali, che mi hanno aiutato molto a convivere con la malattia, sono state come delle seconde mamme. Ora sono autonomo e riesco a tenere sotto controllo la malattia e a giocare a calcio allo stesso tempo. Attualmente ho il microinfusore, che è un pancreas artificiale, che mi aiuta molto. Ai ragazzi dico di non pensare al diabete come un ostacolo o un limite, ma come qualcosa da superare”.
L’esterno offensivo ed ecclettico ha impressionato positivamente il panorama calcistico nazionale, tanto da ricevere diverse offerte da diversi top club di Serie A, dopo il fallimento della Spal. Tra questi l’ha spuntata il Napoli. Su cosa abbia influito nella scelta di venire a Bari, Rao ha speso parole al miele verso il suo ex capitano, Mirco Antenucci: “Sono rimasto spiazzato dal fallimento della Spal come tutti, perché nessuno se lo aspettava. Dopo sono arrivate varie richieste. Ho chiamato Mirco per un consiglio e mi ha detto che Bari è una grande piazza. Lui mi ha aiutato tanto in questi due anni a Ferrara e sono stato molto contento di aver condiviso lo spogliatoio e il campo con lui”.
Nonostante la giovane età, a Rao non sono mancate esperienze in cui ha dovuto lottare e sudare per un obiettivo. Il giovane attaccante arriva preparato, quindi, ad affrontare la più ambiziosa sfida della sua vita, raggiungere i playoff con una squadra di Serie B: “Vengo da due anni in cui ho affrontato situazioni difficili a Ferrara; due anni fa ci siamo salvati a un punto dai playout, mentre l’anno scorso abbiamo fatto molta fatica e ci siamo salvati ai playout. Questo è il mio primo anno in B, il secondo tra i grandi. È un campionato molto diverso dalla C, pertanto cerco di andare in campo spensierato e di dare il massimo, sfruttando ogni minuto che mi concede il mister al meglio. Poi, quello che verrà, verrà. Mi ispiro molto a Leão, mi è piaciuto vederlo dal vivo, è stata una grande emozione”.
Il feeling con la città di Bari e la squadra è stato immediatamente trovato: “A Bari mi sto trovando bene. Un collega del mio papà si è trasferito qui e mi ha dato un po’ di dritte su dove andare a mangiare e cosa visitare. Per ciò che riguarda la squadra, in ritiro ci siamo allenati forte. Poi, all’inizio del campionato, ci siamo fatti condizionare da degli episodi e abbiamo preso dei gol che avremmo potuto evitare. Ma stiamo cercando di analizzare gli errori fatti e di migliorare, allenandoci sempre forte. L’inizio non è stato quello ci aspettavamo tutti. Ci auguriamo che la vittoria di sabato possa darci la giusta scossa, proseguendo sempre verso la strada del lavoro”.
Sono molte le aspettative su questo giovane calciatore, che potrebbe trovare più spazio con il ritorno al 4-3-3. Ma la sua duttilità lo potrebbe prevedere anche come quinto in un 3-5-2: “A me piace giocare alto a sinistra, ma se il mister mi dice di fare una cosa, la faccio. Sono giovane e sfrutto ogni occasione per migliorare e crescere”.
Al di là degli obiettivi di squadra, Rao guarda nell’immediato e al contributo che potrà dare ai suoi compagni: “Avrei voluto fare un gol a Venezia. Sto lavorando per cercare il gol ed aiutare la squadra. Spero di fare presto un gol in casa con i nostri tifosi”. (ph. T. Lapedota)
Tess Lapedota
Pubblicato il 10 Ottobre 2025



