Primo Piano

Recuperi Pugliesi, dipendenti pronti allo sciopero: “Il salario sempre più tardi”

E’ ormai giunto l’autunno, la stagione che fa diventare bollenti quasi tutte le vertenze sindacali, tanto da far parlare sempre di ‘autunno caldo’. Ed infatti è <<insostenibile>> il termine che usano i sindacati per descrivere la situazione dei lavoratori di ‘Recuperi Pugliesi’ di Bari, società affidataria del servizio trasporto dei rifiuti urbani prodotti dall’impianto dell’Azienda Municipalizzata all’Igiene Urbana (Amiu) di Bari verso le discariche autorizzate. Lavoratori lasciati praticamente senza stipendio da tempo, ogni mese, alla scadenza prevista contrattualmente; scenario che si ripete sistematicamente da oltre un anno, costringendo i lavoratori a inseguire ogni volta l’Azienda per ottenere quanto maturato, con notevole ritardo. Una situazione che sembra sfuggire agli occhi di quegli stessi amministratori comunali che, però, proprio qualche giorno fa, nel corso dell’inaugurazione dell’84° Fiera del Levante, hanno decantato l’importanza del lavoro, dei diritti, del Sud, eccetera, eccetera eccetera. Ma andiamo avanti. Luigi Lonigro, segretario Funzione Pubblica/Cgil di Bari, ha contestato più e più volte la società barese che si occupa di rifiuti per l’inadempienza, ricorrendo alla stazione appaltante Amiu/Puglia S.p.a. per l’attivazione delle norme a tutela dei lavoratori. In particolare è stato chiesta l’applicazione dell’art.30 Legge 50/2016 sulla regolare esecuzione degli appalti, vista la sistematicità con cui si ripete l’inadempienza. <<Siamo arrivati a chiedere la revoca dell’appalto. Purtroppo, malgrado ripetute richieste e segnalazioni all’azienda e agli organi istituzionali, la situazione persiste, con lavoratori che mensilmente non si vedono corrispondere la retribuzione>>, ripete Lonigro. Ma le inadempienze dell’azienda barese sono anche altre: dal superamento sistematico dell’orario di lavoro, al mancato pagamento dell’EGR (elemento di garanzia retributiva) che riconosce al lavoratore un importo annuo pro-capite di 150,00 euro, cui bisogna aggiungere il mancato pagamento dei permessi per giungere al mancato godimento delle ferie. Ferie non fatte fruire, a sentire le giustificazioni aziendali, causa carenza di personale. “Come possono i lavoratori continuare a garantire raccolta e smaltimento dei rifiuti in Città, dinanzi a tali e tante inadempienze? Finora, con sacrificio, sono stati garantiti i servizi, nonostante i cronici ritardi nei pagamenti delle retribuzioni, ma fino a quando potrà durare?”, incalza il coordinatore del comparto Igiene/Ambientale Fp/Cgil, Antonio Di Leo. E così adesso il filo sempre più sottile che ha tenuto legata la tregua tra rappresentanti dei lavoratori e ‘Recuperi Pugliesi’ potrebbe spezzarsi da un momento all’altro, visto che ben presto saranno assunte -come puntualizza il Sindacato – tutte le iniziative ‘…a salvaguardia dei diritti dei lavoratori’, pur sapendo che questo potrà comportare inevitabilmente disagi nel trasporto dei rifiuti di tutta la provincia di Bari. E la responsabilità sarà di aziende e società controllate dal Comune/capoluogo che mensilmente negano il diritto al salario percepito puntualmente. Come avviene in ogni posto di lavoro che si rispetti. E lunedì prossimo, 12 ottobre, potrebbe esserci già la prima giornata di sciopero per i lavoratori della ditta finita nel mirino della Fp/Cgil, non senza prima aver chiesto al Sindaco Decaro di aprire un tavolo per la risoluzione di una vertenza che avrà ricadute solo e soltanto sui cittadini-utenti.

Francesco De Martino


Pubblicato il 7 Ottobre 2020

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio