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“Reddito di cittadinanza? Spreco di denaro pubblico, si pensi alla formazione”

“Reddito di cittadinanza? Spreco di denaro pubblico, si pensi alla formazione”: lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato il Presidente della Confindustria Puglia, il Dottor Sergio Fontana, titolare del colosso Farmalabor.

Presidente Fontana, il presidente nazionale della Confindustria Bonomi ha tuonato sul reddito di cittadinanza…

“Il problema vero è che in questa finanziaria si parla poco delle politiche attive del lavoro, anzi sono assenti di fatto. Non si capisce ad esempio per quale motivo non si insista sull’ abbattimento del cuneo fiscale in tema di lavoro per aiutare da un lato le imprese e dall’ altro mettere più soldi nelle tasche dei lavoratori in un periodo di alta inflazione. Insomma, ancora una volta si pensa poco alle politiche attive del lavoro, e soprattutto alla formazione del lavoratore”.

In che senso?

“Che al posto di tenere i trentenni sul divano senza far nulla in attesa della regalia di Stato, bisogna fare in modo che costoro siano formati a un lavoro. In questo modo le imprese assumono. In poche parole al posto di dare paghette lo Stato deve formare al lavoro la gente e abbassare il costo del lavoro. Non dimentichiamoci che tanti dei percettori del reddito di cittadinanza hanno livello scolastico e formativo basso e sono fuori dal mercato del lavoro. Se noi continuiamo a tenerli in questo modo con la paghetta, facciamo un danno a loro, ma anche allo Stato. Un livello scolastico basso oggi è inaccettabile”.

Come valuta il reddito di cittadinanza?

“Uno spreco di denaro pubblico, quel denaro potrebbe essere impiegato per aiutare le imprese e le famiglie. Non si capisce che stiamo danneggiando il Paese e ricordo che se lavorare è un diritto, è pure un dovere. L’ Italia e il sud in particolare non hanno bisogno di assistenzialismo, ma di tutela e protezione delle politiche attive del lavoro delle quali manca traccia nella finanziaria. Inoltre è sbagliato chiamarlo reddito, perchè il reddito deriva dal lavoro e non dall’assistenzialismo. Io sono a favore del sussidio chiamato assistenza di cittadinanza a chi è ammalato, invalido, ha perduto il lavoro e non sa come rientrare. Qui la solidarietà è giusta, nessuno deve rimanere indietro e sprovvisto di aiuto. Ma il trentenne in buona salute al posto di stare sul divano pensi prima di tutto a formarsi professionalmente e a lavorare. Aggiungo che il reddito di cittadinanza è un formidabile strumento per agevolare il lavoro nero e l’evasione fiscale. Insomma, per come è adesso siamo allo spreco di denaro pubblico. Lo Stato aiuti nella formazione e abbassi il cuneo fiscale del lavoro, queste sono le terapie”.

Intanto a Bari vi hanno danneggiato la sede…

“Si tratta di cretini che hanno fatto sulle vetrine della nostra sede insegne di sinistra come la falce e il martello. Non penso minimatamene a responsabilità di persone della sinistra che sono troppo intelligenti per fare certe cose. Si tratta di sfaccendati che al posto di lavorare vanno facendo cose simili”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 7 Dicembre 2022

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