Ricordate l’iniziativa del Presidente Vendola di ridursi lo stipendio di 50mila euro, che arrivava semplicemente adottando un Decreto Legge in materia? Adesso, dopo l’elezione dei suoi ex assessori saliti in Parlamento, il Presidente potrebbe eliminarne sette, esterni della Giunta che, come denunciano ormai da anni i partiti di Minoranza alla Regione, costano ai pugliesi 8 milioni di euro per tutta la Legislatura”. E´ così che la pensava già alla fine dell’estate scorsa il capogruppo Pdl Rocco Palese: <>. Quanto poi al conflitto d´interessi, per Palese va bene affrontare il tema con Legge Regionale, purchè sia conforme a quanto prevede la Costituzione. Ciò che è indispensabile ed urgente per il massimo esponente delle Opposizioni a Via Capruzzi è l’approvazione della Legge Regionale sui controlli finanziari e gestionali della Regione, di tutti gli Enti, le Società partecipate e Agenzie regionali, inspiegabilmente ritirata e messa in soffitta. Intanto, però, ci sono gli ottomila euro netti al mese in meno per governatore, presidente del consiglio e assessori, seimila per i consiglieri regionale, dopo che alla fine dello scorso anno il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge che disegna i tagli previsti in tema di contributi ai gruppi politici, l’abolizione dell’assegno di fine mandato e del vitalizio, per un risparmio, quando entreranno a pieno regime, di quasi cinque milioni all’anno. In effetti la Regione Puglia, quando scoppiarono gli scandali in Lombardia e Lazio l’anno scorso, ha dimostrato di essere tra quelle che pesa di meno sul bilancio dei cittadini per il suo funzionamento, specie dopo la scomparsa pure del rimborso benzina per i politici, che in Puglia dalla prossima legislatura saranno cinquanta e non piu’ settanta, più il presidente.
Antonio De Luigi
Pubblicato il 9 Marzo 2013