Cronaca

Regione: presto le procedure per integrare i lavoratori della sanità

 

Ci siamo: finalmente la Regione rimuove il blocco dell’internalizzazione imposto prima dallo e poi dalla Corte costituzionale. Pronti, dunque, i criteri di organizzazione e gestione delle società ‘in house’ nel delicato campo dei servizi e prestazioni sanitarie, in Puglia. A breve tutte le Aziende sanitarie locali e in primis  l’Asl di Bari e l’azienda consorziale Policlinico, potranno procedere ad internalizzare una serie di servizi, questione che si trascina da anni e che interessa oltre trecento lavoratori, tanto che il Segretario regionale dell’Unione Sindacati Impiego Pubblico e Privato (Usppi) Nicola Brescia è giunto a invocare, prima della internalizzazione,  la definizione dell’aumento delle ore contrattuali da ‘part – time’ a ‘full – time’ denunciando la rpesenza di lavoratori a 24 ore che percepiscono soltanto 500 euro mensili per sopravvivere. E dopodomani, lunedì 7 ottobre, a mezzogiorno in punto, l’assessore regionale alla Salute Elena Gentile ha convocato proprio l’Usppi   e le altre organizzazioni sindacali in ordine alle linee guida e i “Criteri di organizzazione e gestione delle società strumentali del Servizio sanitario regionale della Puglia”. La bozza redatta dalla Regione stabilisce che “I direttori generali possono procedere all’affidamento a società strumentali in house”. Ed individua i servizi da sottoporre ad internalizzazione che sono: le attività di ausiliariato, portierato, pulizia dei locali destinati allo svolgimento delle attività istituzionali; le attività di trasporto dei pazienti nell’ambito del servizio 118; le attività di trasporto dei pazienti da e verso strutture sanitarie di dialisi pubbliche e private accreditate; le attività di trasporto dei vaccini; del sangue, del plasma da e verso strutture sanitarie pubbliche, le attività di logistica integrata, le attività di gestione dei servizi informatici, le attività di piccola manutenzione. Timida soddisfazione si registra, dunque, in organizzazioni e parti sociali che rappresentano questa larga fetta di lavoratori ancora in attesa di definire la propria posizione lavorativa, specie dopo il pronunciamento della Corte Costituzionale che ha praticamente certificato la legittimità delle società strumentali delle amministrazioni, inclusa la Sanitaservice. Infatti proprio lunedì scorso si è svolto un incontro presso l’Assessorato alle Politiche della Salute, in cui è stata consegnata alle organizzazioni sindacali una bozza propedeutica per definire e uniformare i criteri da adottare, in ambito regionale, sui processi di organizzazione e gestione delle società strumentali alle attività del Servizio Sanitario Regionale Pugliese”. Nell’Asl di Bari e nel Policlinico – Giovanni XXIII, oltre ai servizi già internalizzati, si potrà dunque, continuare tale processo. “Ora è necessario completare nel più breve tempo possibile l’iter burocratico per l’aumento delle ore a full – time per tutti  – invoca Brescia – per fornire le opportune risposte alle numerose e legittime aspettative del personale interessato, che da anni auspica di avere un rapporto di lavoro stabile e dignitoso, di pari passo al miglioramento dei servizi da offrire ai cittadini utenti”. Lunedì potrebbe esserci un altro passo decisivo sul fronte di queste benedette internalizzazioni nel settore della sempre più caotica sanità pubblica, in Puglia…

 

Antonio De Luigi


Pubblicato il 5 Ottobre 2013

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio