Cronaca

Regione: quell’avviso in pieno agosto per 80 posti sicuri senza concorso

“In una Puglia che non riesce ad immaginare una strategia efficace per produrre lavoro, centinaia di assunzioni sono senza dubbio una boccata d’ossigeno per il sistema. Ma quell’avviso pubblico per titoli e colloqui (e non esami!), voluto dalla Giunta Emiliano per sostenere l’organizzazione del Red e del Sia è l’ennesima beffa nei confronti di chi, come i vincitori e gli idonei Ripam Puglia, ha confidato nel principio di ingresso nella pubblica amministrazione tramite concorso”. La prenede abbastanza larga, il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli, per dire la sua sull’ultimo colpo di mano alla Regione Puglia in tema di assunzioni di impiegati e funzionari direttamente. E cioè senza regolare selezione o pubblico concorso. “Ci sono – aggiunge Damascelli per spiegarsi meglio a proposito di questo ultimo avviso pubblicato su Internet dall’Ente – più figure professionali: dagli assistenti sociali agli educatori, ai tecnici per l’inserimento sociolavorativo. Ma ci sono anche settantasette posti per unità amministrative (48 funzionari e 29 istruttori) per cui vincitori e idonei Ripam ben avrebbero potuto essere considerati e assunti, seppur a tempo determinato, avendone tutte le competenze necessarie. E invece a loro non viene riconosciuto il legittimo diritto all’assunzione, pur avendo superato un pubblico concorso, che a distanza di due anni non vede ancora tutti i vincitori assunti””. Insomma, come al solito il governo regionale – in perfetta continuità con ciò che capitava ai tempi dell’ex governatore Nichi Vendola – preferisce ricorrere ad un avviso pubblico, con il solito bando pubblicato in pieno agosto come ai tempi della peggiore (…beneamata!) Prima Repubblica, che prevede requisiti per nulla trasparenti, rispetto ai crismi dei principi stabiliti dall’articolo 97 della Costituzione, che la Regione Puglia continua a violare, negando un posto di lavoro a chi lo ha vinto. Quella dei precari accumulati nel corso degli anni dalla Regione Puglia e degli idonei non vincitori del concorso Ripam è una situazione assai complessa da coniugare, sulla quale è evidente che l’Ente ha parecchi panni sporchi da lavare in un’operazione con diverse pecche, dinanzi a unico punto di certezza giuridico. E cioè il dovere tutelato solo a parole finora di procedere all’assunzione nel più breve tempo possibile e nel maggior numero possibile i vincitori del concorso. Ma tutto resta nelle mani del capo del personale e dell’assessore al ramo che dovevano, sulla base delle esigenze e delle sue valutazioni giuridiche, stabilire quale delle due categorie, gli idonei o i precari, avevano una preminenza. E invece si preferisce stabilire nuove necessità occupazionali per l’amministrazione, aggirando graduatorie che resteranno pendenti chissà fino a quando. Tornando al consigliere forzista Damascelli, <<…la Puglia non sta lanciando un messaggio edificante ai suoi giovani, che nel frattempo volano in altre regioni o all’estero perché qui non ci sono opportunità e si crea soltanto precariato. Ed anche quando ci sono, arriva la beffa di un concorso espletato in cui sembra che lo scorrimento della graduatoria sia impresa assai ardua>>.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 30 Agosto 2017

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio