Regione:problemi d’incompatibilità nell’Organismo Indipendente di Valutazione
Problemi di incompatibilità e non solo per il ‘tris’ di componenti dell’Organismo Indipendente di Valutazione della Regione Puglia nominato direttamente dalla giunta Vendola due anni e mezzo fa tra una cinquantina di concorrenti. Candidati che hanno presentato titoli e ‘curricula’ prima di essere, appunto, prescelti per essere ammessi a far parte di un organismo che non garantisce tantissima visibilità, certo, ma in compenso un congruo stipendio (circa 90 mila euro lordi all’anno) e compiti di tutto rispetto. Andiamo con ordine. Con legge regionale del 2011 la Regione Puglia ha istituito l’Organismo Indipendente di Valutazione – in acronimo OIV – con il compito principale di valutare e misurare le ‘performance’ organizzativa e individuale, garantita dall’indipendenza dei suoi componenti. E infatti, con una deliberazione della Giunta risalente a ottobre 2012, sono state attivate le procedure per individuare i componenti dell’OIV, concluse un paio di mesi dopo con la individuazione di Vito Pinto e Nunzio Angiola, entrambi noti docenti universitari e del dottor Bruno Carapelle, esperto del settore. Il problema è che, come osserva il vicepresidente Nino Marmo in una sua puntigliosa e precisa interrogazione depositata alla Presidenza del Consiglio poco meno di un mese fa e rimasta ancora senza risposta, la legge regionale n. 1/2011 prescrive testualmente che non può essere nominato componente OIV chi riveste “…incarichi pubblici elettivi o cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali, ovvero che hanno rapporti continuativi di collaborazione con le predette organizzazioni, ovvero rivestito incarichi o cariche o che hanno avuto simili rapporti nei tre anni precedenti la designazione”. Insomma per Marmo, contrariamente a quanto affermato nella delibera dalla Giunta Regionale n. 2938 del 20 dicembre 2012, proprio sui requisiti richiesti dalla normativa in vigore c’è qualche intoppo. Per la scelta dei tre componenti, ad essere più chiari, non sarebbe stato evidenziato che il prof. Pinto è stato componente del Comitato regionale per il monitoraggio del sistema economico e produttivo delle aree di crisi, con un incarico retribuito dal 2005 e fino ad aprile dell’anno scorso, prorogato. Non solo. Lo stesso docente (che per di più firmerebbe gli atti come <
Francesco De Martino
Pubblicato il 17 Marzo 2015