Cultura e Spettacoli

Renato, canzone e solidarietà

Nei grandi appuntamenti del rock o della musica nazional-popolare si gareggia a chi erge il palco più grande, a chi sfoggia il disegno luci più sofisticato. Si gareggia persino in tema di scenografia. In quest’ultimo caso le scelte cercano d’essere in linea con lo spirito del Tour, dell’ultima incisione o delle svolte nel percorso artistico della star di turno. Renato Zero, che tra lunedì e martedì ha raccolto oltre ventimila spettatori al Palaflorio, ha voluto un disegno scenico all’insegna del cantiere edile : Il lettore immagini un palco dove ganci di gru pendono dall’alto, dove i coristi (i Neri Per Caso) sono sistemati su un palchetto transennato e gli orchestrali calzano caschetti di sicurezza, dove tralicci, pilastri e tracce di recinzione infondono un senso di operoso. Palese l’intento didascalico : dare vita con la musica ad un cantiere della speranza, un gesto in controtendenza, visto il livello di degrado e disgregazione toccato dalla società. Sperare nel futuro? Una battaglia perduta in partenza direbbe la maggioranza, ma con l’avanzare dell’età (a settembre compirà 67 anni) Renato Fiacchini ha rivoluzionato il modo d’intendere il proprio ruolo : da eccentrico e trasgressore rappresentante della canzone nazional-popolare a portavoce del sentimento degli inermi e degli esclusi. Più che di una ‘conversione’, si può parlare nell’ultimo Zero della definitiva messa a fuoco di un sentimento coerente che, partito in embrione negli anni settanta, è ora giunto a maturazione. ‘Alt in Tour’, questo il nome dell’ultimo spettacolo di Renato Zero, segnala uno schierarsi, un’esporsi marcato. Lo dicono testi inequivocabili, lo confermano parole ancora più esplicite rivolte alla platea fra una canzone e l’altra. Non s’era mai visto un concerto interrotto per dedicare un minuto di silenzio alle vittime dell’Hotel Rigopiano e, più in generale, a quanti nel recente terremoto del centro Italia hanno perso ogni bene (qualcuno persino la vita) per colpa di soccorsi inadeguati e cautele mai assunte. Al cospetto di un pubblico la cui età media si attestava intorno ai quarantacinque anni Renato Zero si è rivolto di fatto ai giovani. Malgrado qualche eco populista, i suoi inviti alla solidarietà hanno raccolto più applausi di quanti ne abbiano raccolti le sue canzoni. Venendo allo show, Alt In Tour è spettacolo generoso (quasi tre ore la durata), ben pianificato, sontuoso e scintillante. Quanto a Fiacchini, è apparso appesantito, ma ancora abbastanza dinamico. Meno esuberante e vanitoso che in passato, non ha smarrito la smania trasformista (ben nove i cambi d’abito).

Italo Interesse


Pubblicato il 27 Gennaio 2017

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