Cultura e Spettacoli

Riarmonizzarsi con l’Universo? Con la musica si può

Continua la sfida tra musica e abisso. Dopo Simone Cristicchi è stasera la volta di Stefano Bollani giù nella Grave di Castellana, nell’ambito di ‘Natale nelle grotte’, la rassegna curata da Eugenio Finardi. – Bollani, lei che ha suonato dappertutto, le era mai capitato un posto più insolito? – “ Ho suonato in una favela di Rio, in una cava, ho suonato anche in alta montagna, ma in una grotta (e che grotta, questa), mai”. – Quanto è determinante il ‘contenitore’ per lei? – “Mah, in primo luogo viene la condizione di spirito personale, poi viene la qualità del pubblico, infine quella del contenitore. Ma nel caso della Grave di Castellana… Non ci sono mai stato, ne ho tanto sentito parlare, ne sono curiosissimo, spero vada tutto bene quanto ad acustica, tasso di umidità per il pianoforte..” – Lei oggi presenterà il suo ultimo disco. Ha già preparato la scaletta? – “Generalmente non la preparo mai, mi affido all’estro del momento. In ogni caso non ripeterò pari pari il disco. Molte altre composizioni lo intersecheranno”. – La sua nuova incisione prende il nome da uno dei nove brani : ‘Arrivano gli alieni’. Perché ha scelto questo titolo? – “Perché costituisce il punto intorno al quale ruota tutta una riflessione che ha dato vita all’album”. – Lei crede nelle forme di vita intelligente al di fuori del nostro pianeta? – “Non vedo come si possa escluderlo. L’idea che siamo soli nell’immensità dell’universo non mi sfiora nemmeno” – Proviamo a scherzare : Se dovesse tenere un concerto per un pubblico di alieni cosa proporrebbe? – “Sicuramente le stesse cose che propongo oggi al mio pubblico”. – Dal contatto con gli alieni la Scienza si aspetta ancora progressi tecnologi. La musica cosa potrebbe guadagnarci, un’ottava nota? – “Questo no. Semmai la possibilità, attraverso la musica, di ‘riarmonizzarci’”. – Vorrebbe spiegarsi meglio? – “Come tutte le cose, per esempio il suono, anche gli esseri umani sono frutto di una vibrazione. Per una serie di ragioni noi ci siamo allontanati dalla benefica vibrazione di partenza e così abbiamo inventato la guerra, stiamo devastando il pianeta… Anche attraverso la musica possiamo ritornare in sintonia con l’Universo” – E attraverso quale musica? I generi sono tanti… – “La buona musica e basta, però meglio se ascoltata dal vivo, magari in acustico perché se già l’amplificazione, anche la migliore, toglie qualcosa al suono, lo stesso suono inciso su un disco e poi trasmesso per radio o per Rete si comprime, un poco si snatura”. – La grande novità di ‘Arrivano gli alieni’ è costituita dalla presenza fra i sei inediti di tre canzoni con suoi testi. Siamo in presenza di una svolta? – “Per me ogni nuova incisione costituisce una svolta”.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 8 Gennaio 2016

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