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Riesumato il Vigile di quartiere: sarà la volta buona?

La proposta di legge dai banchi della Regione per dare più sicurezza, senza invadere altri settori

Aumentare la sicurezza nei quartieri e nelle aree più a rischio, soprattutto medio-grandi, laddove il problema è più avvertito, è l’obiettivo principale di questi tempi per il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo “”Puglia Domani”” con lo scopo altrettanto importante d’essere più vicini ai cittadini, «Le notizie di cronaca, di violenza e di degrado urbano sono all’ordine del giorno anche in Puglia, senza “invasioni di campo” rispetto alla competenza statale d’ordine pubblico e sicurezza. È l’obiettivo della mia proposta di legge regionale sottoscritta da tredici consiglieri di centrodestra – spiega Pagliaro – che promuove il progetto del vigile di quartiere per potenziare il presidio da parte della polizia municipale, attraverso il modello organizzativo della polizia municipale di prossimità>>. Previsti bandi annuali della Regione rivolti ai comuni per l’assunzione di agenti di polizia locale con funzioni di vigile di quartiere, con una proposta di legge che prevede intese per assicurare il coordinamento anche a livello regionale degli interventi di sicurezza urbana, tutela ambientale e protezione civile. Tutto questo per favorire lo scambio d’informazioni sui fenomeni criminali e sulle situazioni maggiormente esposte a interferenze della delinquenza nella vita sociale e produttiva, in modo da prevenire anche i reati contro la natura, l’ambiente e il territorio. Per dirla tutta, gli enti locali sono chiamati a fare la loro parte nella promozione e gestione dei progetti per la sicurezza urbana, partecipando ai patti locali di sicurezza: Province e Città metropolitana per quanto riguarda le attività di formazione professionale in tema di sicurezza urbana rivolta agli operatori pubblici del privato sociale e del volontariato, in collaborazione col corpo di Polizia di Province e Città metropolitana. Ai Comuni viene chiesta particolare attenzione ai soggetti a rischio di devianza, con l’organizzazione di campagne informative, interventi di riqualificazione urbana, politiche di mediazione culturale e sociale, vigilanza di quartiere o altri strumenti e figure professionali con compiti esclusivamente preventivi, collaborazione con gli istituti di vigilanza privata, promozione di attività di animazione culturale in zone a rischio, attività per l’integrazione dei cittadini immigrati e ogni altra azione utile a ridurre l’allarme sociale, il numero delle vittime di reato, la criminalità e gli atti incivili. Nel rispetto della vigente normativa statale, agli enti locali viene anche riconosciuta la possibilità di avvalersi della collaborazione di guardie particolari giurate con funzioni ausiliarie, a supporto della polizia locale nell’attività di presidio del territorio. La “cabina di regia” di queste politiche integrate di sicurezza urbana sarà il Comitato regionale per la sicurezza urbana che definisce gli indirizzi per il coordinamento regionale delle polizie locali. Il progetto di legge di Pagliaro prevede anche la costituzione d’un fondo regionale a sostegno delle vittime della criminalità, la stipulazione di intese con lo Stato, gli enti locali e i proprietari di immobili da acquisire o riadattare come uffici, comandi e alloggi per gli operatori della sicurezza. Viene inoltre istituito un Comitato scientifico per affiancare le strutture competenti, che faccia da “cerniera” con la Giunta regionale per la valutazione dei progetti candidati ai bandi annuali. Tutto questo per mettere in rete tutti i soggetti già attivi nell’attività di controllo del territorio, favorendo la loro collaborazione ed una presenza più vicina ai bisogni dei cittadini che chiedono più sicurezza.

Francesco De Martino


Pubblicato il 5 Dicembre 2023

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