Cronaca

Rifiuti e multe: Decaro il “segugio” colpisce ancora

 

Se sir Artur Conan Doyle avesse conosciuto Antonio Decaro , circa nella  metà dell’ottocento, molto probabilmente lo avrebbe preferito al suo personaggio letterario conosciuto universalmente come Sherlock Holmes , il grande investigatore dalla capacità straordinariamente deduttiva. A livello investigativo, infatti,sopratutto in fatto di rifiuti ( materia nella quale il Primo Cittadino è molto ferrato), il Sindaco di Bari non ha nulla da invidiare al leggendario protagonista di tanti romanzi gialli . E’ ben nota  ai baresi, infatti, la tenacia  che ha il Sindaco nel rovistare nella rumenta a caccia di ristoratori che non rispettano le norme sul conferimento dei rifiuti ed abbandonano la loro spazzatura per strada generando una situazione di degrado e di inciviltà giustamente stigmatizzabile. Dopo aver frugato  nei mesi scorsi tra immondizie e frigoriferi abbandonati ( i lettori ricorderanno la famosa battuta di Decaro che si lamentava ironicamente di non aver trovato neppure   una bottiglia di birra), ed altre masserizie lasciate sui marciapiedi, alcuni giorni fa il sindaco, rosso di rabbia e  non di abbronzatura, dopo aver notato nel centralissimo corso Vittorio Emanuele una piramide di grosse buste di immondizia lasciate nei pressi dei cassonetti, ha deciso di intervenire con indignato vigore. Da investigatore provetto,  Decaro  ha frugato con scrupolo nei rifiuti,ha messo insieme tutti gli indizi raccolti, ed è riuscito individuare il ristoratore incivile . A dargli man forte c’era pure l’assessore all’ambiente Pietro Petruzzelli ,che sempre rimanendo in tema di gialli deduttivi potrebbe tranquillamente rivestire i panni del dott. John Watson. Per il meschino commerciante non c’è stato scampo; la novella coppia di investigatori lo ha inchiodato alle sue “inadempienze”  facendolo multare pesantemente . Pregno della sua arcinota indignazione,  Decaro  ha infine sottolineato quanto questi comportamenti deprecabili siano dannosi per l’immagine della città, ed allontanino i turisti. Una affermazione, la sua, che lascia però  adito a qualche dubbio e a non poche perplessità. Se a Bari i turisti si fermano poco la cosa è imputabile non tanto, o non solo,  al problema dei rifiuti ( o degli scippatori che mietono vittime soprattutto nel periodo estivo ) ,quanto al fatto che la città non è per nulla attrattiva. La mancanza di grandi eventi e di spettacoli, sia musicali e culturali, la scarsa mentalità imprenditoriale in fatto di accoglienza dei flussi di vacanzieri ( la regione dell’Emilia Romagna ha tanto da insegnarci), ed altri vari fattori fanno si che il turista ,dopo aver visitato brevemente  i luoghi più caratteristici della città, preferisca raggiungere mete più accoglienti, che offrono più svaghi , intrattenimenti e divertimenti. La provincia barese ,ad esempio,pullula di belle iniziative, che a Bari purtroppo latitano da tempi immemorabili. Questa è forse la vera ragione per la quale i turisti scappano da Bari. Sul problema dei rifiuti abbandonati per strada sono giusti , sacrosanti e doverosi i controlli, come sono pure innegabili le inefficienze dell’intero sistema, quotidianamente lamentate dai cittadini.In conclusione, possiamo affermare che è una vera fortuna che il Sindaco di Bari sia così diligente e particolarmente sensibile e avverso ad odori sgradevoli ed afrori. Temiamo, però, che le multe previste per i trasgressori non impediranno agli ostinati incivili di continuare a conferire le propri rifiuti per strada e fuori orario, e che per il povero Sindaco sia cominciata una rovente estate di rimestamento del pattume. Gi saremo vicini, accanto a lui ed al suo nasuto e vitale assessore, pronti a combattere sino all’ultimo sacchetto

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 6 Agosto 2016

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