Cronaca

“Rimaniamo fondamentalmente un’impresa di famiglia”

 

Il risvolto… positivo della pandemia, almeno a livello economico ed imprenditoriale. Viene da Andria e si chiama Leonardo Sanguedolce, titolare della omonima e celebra ditta di latticini, gloria non solo pugliese, ma nazionale ed estera. Il Quotidiano ha intervistato Leonardo Sanguedolce.

Sanguedolce, partiamo dalla storia dell’azienda…

“Ci siamo sviluppati, ma rimaniamo fondamentalmente un’impresa di famiglia. Tutto nasce dalla volontà del mio bisnonno Tommaso. Poi fu la volta del nonno e finalmente di mio padre dal quale ho preso questa passione, mi ha spianato la strada. Ancora oggi le lavorazioni sono a mano, iniziamo di notte, 1, 30”.

Dove arrivano i vostri prodotti?

“In tutta la regione, in parte nella Basilicata, Campania e attraverso la grande distribuzione, in tutta Itali ed anche fuori, all’ estero, Spagna. Germania, Inghilterra, Usa. Alcune volte vista la domanda di prodotto non riusciamo ad evaderla tutta. Abbiamo oggi 160 dipendenti e in programma l’ ampliamento della sede andriese”.

La pandemia che effetto vi ha creato?

“Dal punto di vista lavorativo, problemi. Per evitare assembramenti sul lavoro abbiamo ridotto i turni e questo ha causato inconvenienti, insomma turn over. Dal lato commerciale, spiace dirlo nei riguardi di chi è stato meno fortunato, la pandemia ci ha visto aumentare il fatturato, abbiamo venduto di più nella grande distribuzione che ha comperato maggiori quantità”.

Quale il vostro cavallo di battaglia?

“La burrata tipica di Andria, è nata qui, anche se ormai prodotta dappertutto in Puglia. Però ci teniamo a rivendicarne le nostre origini. Per questo ci siamo fatti orgogliosamente promotori del Consorzio che ne tutela l’origine”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 18 Giugno 2021

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