Primo Piano

Rimpasto a singhiozzo nella giunta Emiliano

Evidentemente sono tali e tanti i nuovi nomi che il sindaco di Bari, Michele Emiliano, ha in mente da mesi per il rimpasto della giunta che forse ha l’imbarazzo della scelta. Infatti, è da subito dopo le politiche di febbraio scorso che il Primo cittadino barese ha annunciato un cambiamento di nomi nell’esecutivo, però a distanza di circa otto mesi da quell’annuncio il sindaco Emiliano non riesce neppure a rimpiazzare in giunta due posti vacanti da prima delle ferie d’Agosto, quando si dimise Giovanni Giannini dal Bilancio e Tributi e Floriana Gallucci dal Patrimonio. L’unico assessore ad essere sostituito in tempi rapidissimi, come si ricorderà, è stato Franco Albore all’inizio dello scorso luglio. Una sostituzione che ufficialmente avvenne a seguito di dimissioni spontanee da parte dell’ex assessore alle Attività economiche, ma che a detta di qualche bene informato furono invece dimissioni pretese da Emiliano, per mascherarne la revoca dall’incarico. Sta di fatto che, comunque siano andate le cose, sull’uscita di Albore dalla giunta non è mai stata fatta vera chiarezza politica, poiché sia il Primo cittadino e né tantomeno l’ex assessore alle Attività economiche hanno mai chiarito alla Città quale è stato il fondamento politico di quelle dimissioni. Infatti, è tutt’ora dubbia anche la posizione in consiglio comunale di Nicola Frivoli, unico rappresentante del partito di Albore nell’aula “Dalfino”, che da quando non ha più il suo assessore di riferimento non ha fatto sapere se continua a considerarsi ancora esponente di maggioranza, oppure è passato all’opposizione. Di fatti qualcuno a Palazzo di Città sostiene ironicamente che Frivoli è nel “limbo” perché finora, benché non abbia mai revocato il suo sostegno al sindaco Emiliano, spesso si comporta da oppositore. Atteggiamento, questo, che per la verità è comune anche ad altri esponenti consiliari che, pur sostenendo di far parte inequivocabilmente della maggioranza di centrosinistra che appoggia l’amministrazione Emiliano in consiglio, a volte fanno gioco a certi atteggiamenti dell’opposizione. Insomma, il tanto annunciato rimpasto di giunta il sindaco Emiliano lo sta facendo a singhiozzo ed, eccettuato il “caso Albore”, per gli altri nomi si tratta effettivamente solo di uscite di scena dovute ad altro incarico, come nel caso di Giannini, divenuto assessore ai Trasporti alla Regione, e Gianluca Paparesta,  che ha preferito dimettersi per andare a fare il direttore sportivo dell’A.S. Bari, od a sopravvenute incompatibilità, come nel caso della Gallucci che, essendo segretario generale al Comune di Rutigliano, avrebbe dovuto scegliere se mettersi in aspettativa da dirigente o continuare a ricoprire l’incarico di assessore. E, come è noto, la Gallucci ha optato per la prima ipotesi, lasciando libero il posto a suo tempo affidatole da Emiliano nell’esecutivo barese. Il posto di assessore al Marketing, liberato al Comune circa un mese fa da Paparesta, è stato occupato ieri da Antonio Vasile, vice presidente vicario di Federalberghi di Bari e Bat. Un nome, quest’ultimo, che circolava già da alcune settimane tra i bene informati delle vicende politiche locali. E, quindi, non è stato affatto una sorpresa inattesa per chi conosce bene le logiche seguite dal sindaco Emiliano per scegliere i propri assessori. Vasile, infatti, oltre ad essere vice presidente di Federalberghi, è figlio di un noto ristoratore locale, divenuto poi artefice di diverse attività imprenditoriali soprattutto di natura speculativa nel campo immobiliare ed edilizio. Ma il neo nominato assessore al Marketing è anche genero di un noto imprenditore edile barese, Pasquale Rafaschieri, che proprio su Bari ha molti interessi da coltivare nel settore urbanistico. Pertanto, la motivazione addotta nella scelta di nominare assessore al Marketing un nome segnalato da Federalberghi potrebbe essere stato solo un alibi per portare nell’esecutivo cittadino un altro  rappresentante indiretto di quella categoria di palazzinari ed immobiliaristi baresi che, soprattutto con l’amministrazione Emiliano, la fanno da padrone al Comune di Bari. Una categoria che, come è noto, proprio con il sindaco Emiliano ha ottenuto a Bari nell’Urbanistica ciò che non era mai riuscita ad ottenere, nemmeno in cinquant’anni di Prima repubblica. Evidentemente, dopo le note difficoltà in cui sono incappati i titolari della Dec, il sindaco Emiliano è alla ricerca di imprenditori che rimpiazzino per le sue prossime campagne elettorali il ruolo svolto in precedenza dalla famiglia Degennaro. Ed ora pare che gli abbia trovati. D’altronde per le prossime amministrative manca poco e presto si vedrà.         

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 23 Ottobre 2013

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio