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Rinvii, ritardi e mugugni: sindacati e dipendenti sul piede di guerra al Comune

Scansato il pericolo di scioglimento per mafia, i vertici al Palazzo di Città sembrano rimangiarsi le promesse

Dipendenti impazienti e arrabbiati al Comune di Bari, coi sindacati che da ieri sono tornati alla carica tornando – lancia in resta – a sollecitare l’Amministrazione su impegni disattesi e tempi dilati, in particolare sulle procedure di conciliazione imposte dalla Prefettura. Da mesi, infatti, i sindacati denunciano inutilmente le “gravi e persistenti criticità che caratterizzano la gestione del personale e delle relazioni sindacali presso il Comune”. E così, in una nota indirizzata a Sindaco e Prefetto, ieri sono stati gli stessi rappresentanti dei lavoratori a ricordare che gli impegni assunti in occasione della procedura di conciliazione del 24 dicembre scorso sono stati “colpevolmente disattesi”. Parole pesanti, dunque, messe nero su bianco dai segretari di Cisl/Fp (Tommaso Genchi), Uil/Fpl (Rocco Bitetto), Csa (Nino Zonno) e Sulpm (Tommaso Stella) evidenziando che alla vigilia del Santo Natale 2024 fu deciso di compiere un passo distensivo, accogliendo l’appello ‘accorato’ del Sindaco. Riponendo fiducia nelle rassicurazioni offerte circa un imminente cambio di passo, si decise di aspettare tempi migliori, di comune accordo. Una fiducia, che oggi, affermano con amarezza ancora gli stessi sindacalisti, può dirsi “totalmente disattesa”. Eggià, nei quattro mesi trascorsi, s’è assistito a tutto, tranne al rispetto degli impegni assunti in sede di conciliazione e allora fu il timore d’un possibile scioglimento e commissariamento dell’Ente, connesso all’inchiesta “Codice Interno”, a rendere Sindaco e Direttore Generale più malleabili e inclini al dialogo. E’ evidente, a riprova, che il successivo ridimensionamento dell’inchiesta e scansato lo scioglimento del Consiglio, al Palazzo di Città hanno scordato in fretta promesse, belle parole e impegni, segnando la fine del confronto. Ma quali sono le cose che non vanno al Comune di Bari?: dai ritardi e mancata trasparenza nel pagamento delle competenze, alla modalità d’individuazione del personale coinvolto nelle attività di straordinario elettorale, tanto per cominciare. Eppoi c’è il Fondo Risorse Decentrate, con l’errata quantificazione che ha causato danni economici ai lavoratori, lamentano ancora i sindacalisti comunali nella loro missiva. E non va meglio manco sul fronte Progressioni Economiche Orizzontali/2023 e Piano dei Fabbisogni che mostrano – sempre a leggere la nota dei sindacati – previsioni prive di coerenza redatte, a tratti, in modo approssimativo. Con difformità -come non bastasse…- anche rispetto a quanto comunicato nel corso dell’ultimo incontro al tavolo di concertazione. E anche adesso, che gli incontri per discutere una situazione oramai insostenibile per i lavoratori slittano a ogni piè sospinto, come palle di neve travolte dalla slavina, i vertici comunali sembrano voler evitare ogni dialogo. Normale, dunque, l’annuncio a sindacati uniti di organizzare manifestazioni per la festa del Santo Patrono, con le parole d’ordine di sensibilizzare cittadini e turisti su criticità, ritardi e mugugni che affliggono l’amministrazione civica. E magari chiedere grazia a San Nicola….

Francesco De Martino


Pubblicato il 26 Aprile 2025

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