Ripam: “Con lo scorrimento, prime assunzioni presso Ministeri ed enti”
“Una battaglia di diritti e di civiltà, nella quale ho creduto sin dall’inizio. E che oggi, dopo anni di attesa, mi rende semplicemente felice. Perché abbiamo dato un’opportunità concreta alle donne e agli uomini della nostra regione. Qualificate risorse umane e professionali che lavoreranno al servizio del loro Paese”. Così esulta il consigliere e assessore regionale de “La Puglia con Emiliano”, Alfonso Pisicchio, commentando gli ultimi sviluppi sui candidati risultati idonei nella graduatoria finale del Ripam Puglia, il concorso svolto tra il 2014 e il 2015, con cui sono stati selezionati profili di funzionari amministrativi e tecnici. “Ben ottantasei unità – spiega Pisicchio – saranno al servizio dei ministeri e della pubblica amministrazione grazie al decreto del Governo (di aprile scorso) che consente a Ministeri, Istituti e Agenzie nazionali l’assunzione di personale anche mediante lo scorrimento delle graduatorie relative a concorsi espletati da altre pubbliche amministrazioni. Graduatorie per le quali, qui in Puglia, ci siamo battuti proprio per evitare la loro scadenza. Infatti, ricordo ancora oggi la mozione 64, sostenuta da me e da altri colleghi consiglieri e approvata in aula a luglio del 2016, che impegnava la Regione all’utilizzo e allo scorrimento di quelle graduatorie concorsuali”. “Si chiude così – conclude Pisicchio – una bella pagina di buona politica. Di quella politica che mette al centro gli interessi della collettività e la tutela di diritti costituzionalmente garantiti, come il lavoro”. Buone notizie, dunque, per i vincitori e gli idonei del concorso Ripam bandito dall’ente Regione Puglia, dopo che il Ministero dei Beni culturali ha richiesto lo scorrimento, appunto, della graduatoria per funzionari amministrativi. Adesso, come sa bene Pisicchio e gli altri politici che si sono impegnati al suo fianco a favore dei vincitori e idonei della prova concorsuale regionale, bisogna comunque fare ogni ulteriore sforzo per giungere al completo scorrimento della graduatoria: lo ricorda il Presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera, Michele Bordo, del Partito Democratico. E per ricordare che la strada per arrivare a chiudere il percorso Ripam potrebbe essere ancora lunga, basterebbe guardare al Piano assunzionale 2014-2016, con cui la Regione Puglia nel 2014, con legge n. 47, ha previsto anche la stabilizzazione dei cosiddetti stabilizzandi precari, legge che è stata impugnata dal Governo a suo tempo e che la Corte costituzionale ha ritenuto legittima nella parte in cui si riferiva alla stabilizzazione dei dipendenti regionali, ritenendo incostituzionale le persone che facevano parte delle cosiddette partecipate”. “Avverso questo provvedimento – ha ricordato a suo tempo anche il vicepresidente, nonché assessore regionale alle Risorse Umane Antonio Nunziante – ben tre procedimenti sono stati intentati, di cui uno da parte degli stabilizzandi, contro la mia delibera. Il giudice del Lavoro, a 5 gennaio 2016, mi ha dato ragione, perché ha ritenuto di non accogliere la domanda di sospensiva in quanto non c’era il cosiddetto “periculum in mora”. Due degli idonei hanno fatto un altro ricorso, ritenendo che loro avrebbero dovuto avere la precedenza rispetto agli stabilizzandi.
Francesco De Martino
Pubblicato il 18 Gennaio 2018