Cronaca

Ristoranti e pizzerie sotto il giogo degli aumenti di energia e materie prime

Ristoranti e pizzerie sotto il giogo degli aumenti di energia e materie prime. E la situazione diventa giorno dopo giorno maggiormente complicata. Lo ricava il Quotidiano da questo giro di interviste con ristoratori e titolari di note pizzerie. Partiamo da Dino Saulle, titolare a Ruvo del celebre Upepidde, terra del buon mangiare: “Il caro materie sta incidendo alla grande sulle nostre tasche e temo che possa continuare anche peggio. Aggiungo che il lavoro non è ancora ripreso in pieno rispetto al passato. L’ aumento delle bollette di luce e gas si fa sentire eccome, ma non è da meno quello sull’ olio di semi di girasole che è schizzato da 1, 50 al litro a 4, 20, oltre il triplo. Questo ha comportato un calo nella frequenza al ristorante. Quanto ad eventuali ritocchi nei listini ci stiamo pensando”. Francesco Tedeschi di Bloom and food a Bari, via De Rossi, ristorante gourmet: ” Noi cerchiamo di non operare rincari indiscriminati anche perché in settimana spesso si batte la fiacca. La situazione non è semplice per i rincari di energia elettrica e gas, e delle materie prime, penso all’ olio di girasole e al pesce, specie il salmone anche se credo che ci sia una buona fetta di speculazione”. Marziale Franzi, titolare de Il Michelangelo a via Principe Amedeo: “E’ cresciuto nettamente il costo della farina e quello dell’olio si è triplicato e penso, anzi temo, che avremo nuove impennate. Intanto oggi la gente ha ridotto le visite al ristorante”. Pasquale Fatalino, titolare a Noci della celebre Antica Locanda: “Tutto è schizzato nei prezzi e penso alla carne. Noi qualche ritocco lo abbiamo fatto nel listino ed era inevitabile. Noto che la gente è più attenta a spendere rispetto a prima. Dal canto nostro abbiamo cercato di non esagerare con l’aumento dei prezzi”. Parola ad Etocle Lombardi, titolare della pizzeria Lombardi a Bari: “Scontiamo aumenti sensibili sia sulla farina che sull’ olio di semi che è triplicato. In quanto alla clientela notiamo un rallentamento specie durante la settimana. In poche parole si sono contratte le presenze specie, rimanendo intatte nel fine settimana”. Domenico Boccuzzi, di Sapore Perfetto a Conversano: “Il grosso problema è costituito dalla lievitazione del costo dell’olio di semi, oltre il doppio e della farina. Noi al momento abbiamo deciso di lasciare invariati i prezzi, ma prima o poi dovremo ritoccare in alto, siamo obbligati se le cose continuano così”. Infine Antonio Del Curatolo, titolare de Lampare al Fortino a Trani: “Constato un calo della clientela in settimana. Noi non abbiamo esagerato con gli aumenti, ma tutto è cresciuto, penso al pesce, ai trasporti, all’ olio di semi. Una cascata che si ripercuote sull’ utente finale. E’ tutto il sistema che ne risente, un circolo vizioso”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 26 Maggio 2022

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