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Ritorna il caos in Forza Italia: Fitto pronto a candidarsi alla presidenza

 

Le tensioni interne al partito di Silvio Berlusconi in Puglia potrebbero ancora riservare qualche sorpresa nel centrodestra per le regionali di fine maggio. Infatti, dopo la paventata preclusione alla candidatura nelle liste di Forza Italia dei consiglieri regionali uscenti fedeli al leader pugliese Raffaele Fitto, la novità potrebbe essere quella che l’eurodeputato di Maglie (Le) decida di candidarsi a presidente della Regione in contrapposizione a Francesco Schittulli, al solo scopo di portare più voti possibili alle liste civiche in cui verrebbero candidati tutti gli esponenti fittiani a cui il commissario pugliese di Fi, Luigi Vitali, vorrebbe negare la candidatura nel partito dell’ex cavaliere di Arcore. “Le nostre liste le facciamo io e Vitali” avrebbe detto l’ex Cavaliere  in un faccia a faccia  a palazzo Grazioli con il candidato ufficiale del centrodestra pugliese alla presidenza della Regione, Schittulli. Ed a seguito di tale irrigidimento di posizione in Forza Italia, l’ex ministro salentino e europarlamentare di Fi potrebbe decidere di correre come candidato governatore in alternativa al competitore sponsorizzato da Fi e dagli altri partiti minori del centrodestra. Una scelta, quella di Fitto, che se fosse confermata ricalcherebbe quella del sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi, che in Veneto ha deciso di candidarsi a governatore in contrapposizione al presidente leghista uscente della Regione, Luca Zaia, che, in linea con Matteo Salvini, segretario nazionale della Lega Nord, ha precluso a Tosi di presentarsi nella coalizione con una propria lista civica. “Berlusconi – ha precisato Vitali dopo aver appreso di una possibile candidatura Fitto – lo ha detto da 4 mesi a tutti, ai gruppi parlamentari, a tutti i segretari regionali, che le liste le avrebbe decise lui”. E, continuando, ha chiarito: “A chi mi ha chiesto di candidarsi  io ho dato l’ok. Non sono assolutamente prevenuto. Fitto non l’ha chiesta, i fittiani non mi hanno chiesto la candidatura: non partecipano alle riunioni, non vanno dove c’è Berlusconi”. In fine, il commissario pugliese di Fi ha ironicamente commentato l’atteggiamento di Fitto e dei suoi fedelissimi: “Se non si riconosce Berlusconi come leader, se non si riconosce il segretario regionale, allora di che parliamo? Se vuole forse la rissa e se è così Fitto l’avrà sulla propria coscienza”. Ma Vitali non ha perso l’occasione per   lanciare un messaggio ancor più incisivo a chi minaccia di far implodere la coalizione di centrodestra in Puglia, qualora fossero confermati i veti ai “fittiani” nelle liste di Fi, dichiarando: “Aspetto una smentita all’indiscrezione che sta circolando. Se fosse vero sarebbe una notizia fuori dal mondo, un fatto gravissimo. Fitto ha molti limiti ma possiede un’intelligenza politica: candidandosi contro Schittulli commetterebbe un suicidio politico”. Però, le voci che danno il “gruppo pugliese fittiano” di Fi sempre più agitato contro il commissario Vitali e la sua decisione di tenerli fuori dalle liste per le regionali sono numerose ed insistenti. Infatti, non a caso “La posizione – hanno reso noto i ‘fittiani’ – è quella di restare in Fi, ma se in modo immotivato veniamo lasciati fuori dalle liste, allora si apre un’altra riflessione e non e’ da escludere la candidatura di Raffaele Fitto. Diamo il via ad una nuova fase”. Ma anche il  candidato governatore del centrodestra pugliese già in campo, Schittulli, non è rimasto silente alla notizia della possibile presenza di Fitto alle regionali, come aspirante governatore supportate da due o tre liste civiche. Infatti, l’ex presidente della Provincia di Bari ha subito puntualizzato: “L’8 marzo c’è stata una manifestazione alla quale tutti i partiti mi hanno sostenuto. Domenica scorsa c’è stata a Bari la manifestazione con Fitto per sostenere la mia candidatura. Sto dando il mio contributo nell’interesse della Puglia e per amore verso i pugliesi: non ho altre ambizioni”. “Io – ha aggiunto Schittulli – ho lavorato per unire tutte le componenti, per ricompattare. Chi pensa che ci siano delle esclusioni è di Fi” ed ha poi concluso: “E se lo è perché non interloquisce con il suo partito?” Un messaggio breve e chiaro, quest’ultimo, che Schittulli evidentemente invia ai “fittiani” a seguito del paventato rischio di indebolimento della propria candidatura a governatore, se non ci saranno passi indietro da ambo i lati che in Puglia si fronteggiano per la formazione delle liste di Fi alle regionali. Difatti, dopo tale dichiarazione, i pontieri tra Berlusconi e Fitto sono già entrati in azione e non è da escludere che a breve ci sia un ‘faccia a faccia’ tra l’ex premier e la sua ex protesi pugliese di Fi, a cui parteciperebbe anche Schittulli, al fine trovare la quadra ad un progetto politico, quello di tentare vincere dopo ben due sconfitte consecutive la partita delle regionali, che invece rischia di naufragare rovinosamente per il centrodestra prima ancora di prendere il largo. Un “lusso” politico, questo, che in Puglia forse non possono più permettersi, sia Berlusconi che Fitto. A meno che uno dei due non pensi davvero che, facendo morire “Sansone con tutti i filistei”, possa poi da solo salvarsi dal definitivo declino.    

Giuseppe Palella


Pubblicato il 20 Marzo 2015

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