Cultura e Spettacoli

Romanticismo, passione e “la bellezza di una età”

 

Kavus Tahami, cantante pugliese originario di Teheran, avvicinatosi alla musica sin da piccolissimo, ha continuato a dedicare la sua vita a questa sua grande passione. I suoi brani, in cui predomina il lato romantico, hanno un denominatore comune: “la speranza che non muore mai e che alla fine conduce al riscatto di se stessi”. Cantautore, Kavus negli ultimi anni ha composto

numerosi brani musicali, tra i quali l’ultimo “La bellezza di una età” (http://www.youtube.com/watch?v=U4OPk49MuHQ&feature=youtu.be), realizzato con la

collaborazione della FrAnd Production e di tanti validi collaboratori.

 

Kavus, quando e per quale motivo ti sei avvicinato al mondo della musica?

“Al mondo della musica mi sono avvicinato sin da piccolissimo. Devi sapere che sono nato a Teheran, da padre iraniano e madre italiana e sin dalla tenera età di 2 anni, ho iniziato a cantare. Ho addirittura una registrazione nella quale cantavo “Bandiera bianca” di Battiato. Già sognavo di arrivare in Italia, l’ho amata sin da subito. Poi ho coltivato questa mia passione per la musica, cantando nei locali e durante feste e comunioni. Tre anni fa ho iniziato a scrivere canzoni mie, sia per quel che riguarda il testo che per quanto riguarda la melodia”.

Chi ha creduto sempre in te?

“C’è stata dietro la mia famiglia, che mi è stata sempre vicino. Poi ci sono gli amici di sempre e adesso c’è anche la mia attuale compagna. Però devo dire che inizialmente c’è stato qualcuno che ha storto un po’ il naso, poi sono riuscito a stupirli al passaggio successivo, quando ho iniziato a cantare i testi che scrivevo”.

Se la tua vita fosse una canzone, quale sarebbe? E perché?

“Ci sono tante bellissime canzoni che descriverebbero vari passaggi della mia vita. Ma c’è una canzone in particolare in grado di racchiudere in sé tutti questi momenti ed è “Time” di Freddy Mercury. Credo sia una canzone universale, che possa riguardare tutti indistintamente. Ci rammenta sempre che non dovremmo perdere tempo, al contrario dovremmo sempre essere protagonisti della nostra vita, cercando di lasciare un segno del nostro passaggio. Il ritornello recita proprio così: “Il tempo non aspetta nessuno”.

Cosa pensi della musica contemporanea?

“Penso che sia molto variegata, ma in realtà ritengo anche che ormai la musica abbia già dato tutto, soprattutto per quel che riguarda melodia ed arrangiamenti. In qualsiasi ramo musicale è stato provato di tutto. L’originalità sta nel testo, perché ognuno in base alle proprie esperienze, crea un testo diverso”.

Che cosa significa per te cantare?

“Cantare per me è un diversivo, è una sorta di porta secondaria, che devo assolutamente aprire, affinchè la mia vita non si trasformi nella solita routine: lavoro-casa-casa-lavoro. Anche il fatto di comporre musica però a lungo andare potrebbe trasformarsi in una routine, ma quello che cambia sempre è ciò che c’è dietro quella porta secondaria. Ed è qui che risiede la magia della musica”.

Che messaggio vorresti trasmettere con le tue canzoni?

“Non c’è un messaggio specifico. Ci sono parecchi artisti che tendono a comunicare lo stesso messaggio nelle proprie canzoni. Con i miei brani invece vorrei solo comunicare le mie esperienze, nelle quali la gente non fa fatica a ritrovarsi. A volte, alcuni testi sono frutto della fantasia, ma comunque non si discostano di molto dalla realtà che può riguardare chiunque. In fin dei conti, credo che alla base delle mie canzoni ci sia un denominatore comune ed è la speranza che non muore mai e che alla fine conduce al riscatto di se stessi”.

A quale tuo brano sei più legato? E perché?

“Alla seconda canzone che ho scritto “Senza Ali”, perche melodia e testo li ho scritti di getto. Ricordo che tornavo da una trasferta di lavoro, ero stanchissimo e mentre guidavo mi sono ritrovato dinanzi ad un tramonto meraviglioso, dai colori splendidi, che ti spezzano il fiato. Ed ho iniziato a cantare. E’ una canzone che mi trasmette sempre belle emozioni e sensazioni ogni volta che la riascolto”.

L’animo di un cantante è un labirinto di emozioni. Quale predomina in te?

“Chi ascolta le mie canzoni, può subito intravedere la passione che mi caratterizza e che metto in tutto quello che faccio. Nei miei brani predomina soprattutto il mio lato romantico, sono una persona molto buona con il prossimo, ma allo stesso tempo sono determinato e duro con chi non lo è. Quindi adoro la pace, ma anche la battaglia per la giustizia. Questo tema non è ancora sfociato nelle mie canzoni, forse attendo quella giusta”.

Quanto lavoro c’è dietro il tuo ultimo brano “La bellezza di una età”?

“Per quanto riguarda la stesura del testo, posso dire che non c’è stato molto lavoro, perché come per tutti i miei brani, non ho impiegato molto tempo a pensare alle parole, piuttosto sono nate dal cuore. Il lavoro in sé, lo fanno i professionisti, che mi affiancano nella realizzazione del videoclip e della melodia. C’è Franco Loporchio (Acustic Sound), il mio arrangiatore di sempre, che ha fatto un superbo lavoro. Per la realizzazione del videoclip invece mi sono affidato a Francesco Zaccaria, della FrAnd Productions.  Poi, Elisabetta Tritto si è occupata della stesura dello spartito. Ed infine c’è la collaborazione di Debora Tumminello, la modella del videoclip”.

A proposito della modella, come mai la tua scelta è ricaduta su di lei?

“Non c’è mai stata scelta più facile nella mia vita, perché la canzone è dedicata a lei, che è la mia ragazza, e volevo solo lei nel video”. 

 

Nicole Cascione


Pubblicato il 15 Ottobre 2013

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