Cronaca

Rossani, come la volevamo: “Addio verde, carabinieri e sede del municipio”

Sarà stato l’entusiasmo, la voglia di cambiare che, nonostante i tempi grami, negli inguaribili ottimisti non passa mai, oppure l’aria nuova che si respirava a Bari dopo le elezioni dell’estate 2014 che avevano consacrato l’amministrazione n. 1 guidata da Tonino Decaro, fatto sta che alla fine dell’anno scorso avevano partecipato in tanti tra semplici cittadini, comitati e associazioni, al processo <> avviato dal Comune per il recupero dell’ex Caserma Rossani. Ma ora, a pochi mesi di distanza, tutte le proposte, iniziative e idee scaturite da quegli incontri tenuti presso la ‘Piastra’ comunale di via Crispi sembrano già lontane. Anzi, remote, quasi dissolte. Eppure avevano dato il loro contributo con entusiasmo, cittadini, associazioni e comitati di quartiere interessati al recupero della vasta area ex militare a cavallo tra Carrassi e San Pasquale, riscontrando per di più “…con piacere l’attenzione e gli stimoli che avevano profuso gli assessori Galasso e Tedesco, nel momento cruciale di questo percorso, momento che potrà dare a questa encomiabile iniziativa della Giunta, suggello di una nuovo modello di cooperazione tra amministratori e amministrati>>. Insomma, quella cittadinanza attiva di cui parla tanto il primo cittadino e i suoi assessori-collaboratori attendono che dalle parole si passi ai fatti. Ma a parte i proclami, quale sarà l’esito della prima parte della programmazione, quella sulla Zona A della Rossani?  Come le proposte e la progettazione dal basso sono state recepite dall’Amministrazione? Per adesso sono stati appaltati soltanto i lavori di ristrutturazione della palazzina ex-spogliatoio sita in via De Bellis angolo Corso Benedetto Croce e i ritardi si accumulano ai ritardi. Per questo il dottor Luciano De Bello, tra i rappresentanti più attivi e della prima ora sul fronte recupero Rossani, ha scritto nuovamente a sindaco e assessori della cittadinanza. Motivo?

 

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Perché l’amministrazione Decaro ha sterzato bruscamente, anche rispetto alle scelte del suo predecessore?   

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La solita storia di gruppuscoli e comitati d’affari che comandano perché, ben protetti, alzano più la voce, a Bari?

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Francesco De Martino

 


Pubblicato il 9 Marzo 2016

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