Cultura e Spettacoli

Rumorarmonio, la scienza del suono puro

Il 13 luglio del 1891 nasceva a Modugno Francesco Casavola, uno tra i più interessanti musicisti italiani del primo Novecento. Inizialmente Casavola si avvicinò alla musica futurista, di cui divenne da noi il massimo esponente, tant’è che fu lui a creare il ‘Manifesto sul futurismo musicale in Puglia’ che presentò con Marinettti al Petruzzelli. Più avanti si orientò verso la musica classica e lirica ma conservando inalterato lo spirito moderno (ottenne i migliori risultati con l’opera comica). Infine, nel 1943, mentre era a Roma, maturò la svolta anti-futurista dedicandosi al genere drammatico. Casavola lavorò anche in campo cinematografico componendo le colonne sonore di oltre settanta tra film e documentari. Fu pure un teorico della musica. Fra i suoi molti scritti s’impone per originalità un articolo apparso sulla rivista ‘Mediterraneo’. Il pezzo, che reca la data del 2 giugno 1925, presenta un titolo intrigante e vagamente minaccioso : ‘I Rumorarmoni’… Per capire cos’è il Rumorarmonio, bisogna partire dal suo ‘antenato’, l’Intonarumori, uno strumento musicale ideato e costruito da Luigi Russolo, un compositore futurista coevo di Casella e che teorizzava un’idea musicale nella quale i rumori puri si sostituissero ai suoni armonici (tant’è che ancora oggi Russolo è considerato il precursore della noise music). Nel suo articolo, e con chiarezza sconosciuta ad altri, il compositore modugnese spiegava come Russolo nel 1913 avesse messo a punto un parallelepipedo in legno alto circa un metro da cui sporgevano voluminosi coni (vedi immagine). All’interno di questo generatore acustico c’erano lastre di metallo, ingranaggi e corde che, azionati per mezzo di una manovella, davano vita a suoni disarmonici di cui con altri accorgimenti (leve e tiranti) si poteva controllare la dinamica, il volume e la lunghezza d’onda. A seconda dei materiali impiegati e dei suoni prodotti, gli strumenti erano classificati per famiglie (crepitatori, gorgogliatori, rombatori, ronzatori, scoppiatori, sibilatori, stropicciatori e ululatori), ciascuna delle quali comprendeva a sua volta vari registri, soprano, contralto, tenore e basso. Secondo Russolo si potevano ottenere così trentamila rumori differenti. Più avanti, nel 1922, lo stesso musicista-inventore mise a punto il Rumorarmonio, uno strumento che riusciva a raccogliere, amplificare ed arricchire gli effetti creati dall’Intonarumori. Francesco Casavola si spense a Bari nel 1955. Il 9 febbraio dell’anno dopo il Consiglio Comunale di Modugno fece apporre una targa sulla facciata della sua casa natale. Ancora a Modugno gli è stata intitolata una scuola media inferiore.

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 13 Luglio 2017

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