Rush finale per l’elezione del sindaco in otto Comuni pugliesi
La partita politica più importate a Brindisi, dove il pentastellato Fusco in alleanza con il Pd sfida Marchionne del centrodestra
In otto Comuni pugliesi è partito il rush elettorale finale in vista dei ballottaggi del prossimo fine settimana. Allo scadere del termine della scorsa domenica, di fatto, sono stati pochi gli apparentamenti per il secondo turno. Ed anche nelle realtà dove i candidati sindaci in corsa per la partita finale si sono apparentati con liste e candidati sindaci al primo turno rivali, restata da capire, al di là delle indicazioni ufficiali dei partiti e dei candidati sindaci già sconfitti, ciò che sceglieranno di fare effettivamente gli elettori e quanto e in favore di chi peserà la partecipazione alle urne di domenica e lunedì prossimi. In Puglia la partita più importante del turno di ballottaggio si giocherà a Brindisi, dove lo scontro per la conquista della poltrona di Primo cittadino è tra il candidato sindaco del M5S, Roberto Fusco, sostenuto dall’alleanza con il Pd sin dal primo turno, ed il candidato del centrodestra unito, Giuseppe Marchionna di Forza Italia, che al primo turno ha ottenuto il 44% dei consensi, distanziando di quasi 11 punti Fusco. A Brindisi sono falliti i tentativi di apparentamento sia tra la coalizione Pd-M5S che sostiene Fusco e Bvs, (ossia la coalizione di cui erano parte Verdi e Sinistra italiana e che al primo turno sosteneva il sindaco uscente di centrosinistra, Riccardo Rossi, presentatosi con una propria lista civica, Brindisi bene comune) che quelli tra la coalizione del centrodestra unito e la civica di area che al primo turno ha presentato un proprio candidato sindaco, Pasquale Luperti, attestatosi al 13% circa di consensi. A Brindisi, quindi, il “campo largo” del centrosinistra non si è concretizzato né al primo turno, né a quello di ballottaggio. Resta ancora in piedi, però, la sperimentazione dell’alleanza M5S-Pd, a guida del pentastellato Fusco, dal cui esito dipenderà verosimilmente anche il futuro del laboratorio politico pugliese avviato dal governatore Michele Emiliano con i pentastellati di Giuseppe Conte. Altra partita importante in Puglia per il turno di ballottaggio è sicuramente quella che si disputerà ad Altamura (secondo Comune, per popolazione, della Città metropolitana di Bari, dopo il capoluogo), dove a contendersi la fascia di Primo cittadino saranno l’avv. Giovanni Moramarco di centrodestra, sostenuto da Fi ed Fdi insieme a delle civiche, ed il preside Vitantonio Petronella, sostenuto essenzialmente da civiche di centro in cui però risultano presenti anche candidati di centrosinistra (in particolare Pd, che – come è noto – nel Comune murgiano non ha presentato la lista) e candidati di area leghista (perché qui anche il Carroccio non presente con il proprio simbolo). Nella nostra regione altro centro significato per il turno di ballottaggio di domenica e lunedì prossimo è Bisceglie nella Bat, dove a sfidarsi saranno il sindaco uscente Angelantonio Angarano (sostenuto da liste civiche e che per il ballottaggio ha incassato l’apparentamento con l’ex rivale Vittorio Fata appoggiato dal Pd) e l’ex sindaco Francesco Spina, appoggiato da civiche, ma anche dall’area di centrodestra facente capo prevalentemente al partito della premier Giorgia Meloni. La geografia delle alleanze in questa tornata elettorale amministrativa pugliese, come in quasi tutte le altre realtà italiane andate al voto, è complessa e variegata. Nella nostra regione, però, il nodo da sciogliere dopo i ballottaggi di fine settimana sono legati soprattutto al futuro dell’alleanza tra Pd ed M5S in vista delle amministrative del prossimo anno a Bari e Lecce, ma soprattutto delle regionali del 2025, attraverso le quali passerà probabilmente anche la possibilità di accordo successivo all’interno dell’intero centrosinistra, per le successive elezioni politiche.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 23 Maggio 2023