Cronaca

Ryanair, altro che voli quasi gratis: salatissimo il conto Iva da pagare

Passa tra polemiche e fuochi di sbarramento il riconoscimento nell’Aula regionale del pesante debito fuori bilancio riguardante i fardelli fiscali della società di gestione aeroportuale degli scali civili in Puglia. Difatti, ieri il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza i disegni di legge di recepimento di diversi provvedimenti contenenti le disposizioni relative al riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive mentre, con un testo di legge approvato a parte, lo stesso Consiglio ha riconosciuto come debito fuori bilancio la somma quantificata di 10milioni e 541mila euro relativa all’IVA. Parliamo dell’imposta sul valore aggiunto da applicare sul trasferimento di alcune annualità delle risorse finanziarie dalla Regione ad Aeroporti di Puglia, per sviluppare il traffico ‘low-cost’ con la suddetta compagnia irlandese avvenuto tra il 2009-2014 e 2014-2019, a fronte di un imponibile che sfiora i 48 milioni di euro. Questo importo si riferisce alle iniziative per la campagna di comunicazione di Ryanair sostenute dal novembre 2014 a tutto il 2017: il provvedimento è arrivato in Aula corredato della richiesta di verifica da parte degli organi di controllo regionali, revisori contabili in primis, di eventuali responsabilità amministrative di Adp, proposta da Ruggero Mennea con un emendamento approvato durante i lavori in Commissione bilancio. La storia del debito fuori bilancio approvato ieri a fatica deriva dalla violazione degli obblighi di fatturazione sui trasferimenti delle risorse della Regione finalizzati alla Campagna di Comunicazione ed affidati per la gestione ad AdP, contestati a conclusione di un accertamento tributario di cui è stata oggetto nei mesi scorsi la società aeroportuale. Secondo gli accertatori AdP avrebbe dovuto continuare ad emettere fattura, assoggettandola ad IVA, come avvenuto anche in anni antecedenti al novembre 2014, anche quando, secondo la posizione di AdP, una armonizzazione contabile avrebbe consentito di modificare fiscalmente il regime di trasferimento delle risorse. Particolarmente pesante, tra quelli uditi a via Capruzzi, quello del capogruppo forzista Nino Marmo, che ha avuto parole di fuoco sul debito fuori bilancio di Aeroporti di Puglia. “Abbiamo sempre contestato tutta la strategia impostata per Ryanair e cioè far volare a poco prezzo i pugliesi con una compagnia che poneva il cappio al collo della Regione in cui andava ad insediarsi. Se avessimo voluto agevolare una situazione del genere, avremmo potuto esportare modelli stranieri, come quello di Bruxelles, affidando l’intera gestione del ‘Gino Lisa’ di Foggia, per esempio, alla compagnia senza dare soldi pubblici. La dimostrazione dell’errore compiuto dalla Puglia l’abbiamo avuta l’altro giorno, con la compagnia ‘Volotea’ che ha annunciato i nuovi voli dalla Puglia senza prendere un euro dalla Regione. Perché la verità è che quello di oggi non è debito fuori bilancio e che il governo regionale non sa più come sfilarsi da un circolo tanto vizioso da richiedere l’intervento della Guardia di Finanzia. Non essendo un debito fuori bilancio, quindi, la compagnia avrebbe dovuto compiere il proprio dovere intervenendo, secondo il diritto societario, a sostegno della propria azienda. Senza coinvolgere inopportunamente il Consiglio regionale”. Per il consigliere Mennea, invece, come detto appare quanto mai urgente l’accertamento delle responsabilità in questa vicenda, poiché è obbligatorio intervenire in caso di disavanzo accertato – cosa non ancora maturata – delle aziende partecipate. Ma per il consigliere Pd non si può rimanere ‘muti’ di fronte alla documentazione a corredo del disegno di legge, ovvero la decisione a dir poco discrezionale di non applicare l’Iva su un contributo erogato dalla stessa Regione. Per questo, secondo Mennea è quanto mai necessaria una ‘verifica approfondita’ da parte dell’Ente sull’operato di Aeroporti di Puglia, valutando la possibilità di attivare tutte le azioni di salvaguardia dell’ente socio e dei pugliesi soci”. Ruggiero Mennea mira anche a evitare che il bilancio possa essere inficiato da un possibile falso, oltre a ciò che è stato già accertato dalla Guardia di Finanza che ha configurato il reato di dichiarazione fiscale infedele. <<Questa – ha rimarcato il consigliere di Maggiorana – è una questione molto particolare, che va affrontata subito e io vorrei che, in breve tempo, venissero eseguiti questi accertamenti, in modo da chiarire la vicenda una volta per tutte. Non appena la legge sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione, chiederò un’audizione agli assessori ai trasporti Giannini e al commercio Capone per constatare quali  azioni hanno posto in essere per accertare le eventuali responsabilità legate a questa macroscopica svista, certificate non solo della guardia di finanza ma anche da autorevoli docenti universitari pagati dalla stessa società di gestione aeroportuale degli scali civili pugliesi. Resto convinto – conclude – che si è trattato di un pasticcio generato dalla leggerezza con cui Aeroporti di Puglia è gestita, negli ultimi anni, da alcuni dirigenti che sono lì oramai da troppo tempo”.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 29 Giugno 2018

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