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Sabelli: “Fino a due settimane fa eravamo bidoni, ora siamo diventati bravi”

Il calcio non è fatto solo di episodi a favore o a sfavore e di e corsi e ricorsi storici, ma anche di polemiche sterili e di giocatori ed allenatori che talvolta non accettano ne la critica costruttiva ne un parere che possa essere di stimolo a migliorarsi. E’ il caso di Stefano Sabelli, difensore di classe dei biancorossi che ha tra l’altro gli occhi puntati delle big ed in primis dell’Inter, che ieri a sorpresa in conferenza stampa ha attaccato la stampa e tutti coloro si sono solamente permessi di criticare la squadra di Nicola nelle prime giornate. Nella realtà dei fatti il difensore stesso nella scorsa stagione ha giocato al di sotto delle sue potenzialità, mentre in quella in corso è partito con qualche sbavatura è cresciuto nell’arco delle giornate assieme a tutta la squadra che ha avuto il merito di raccogliere punti anche quando il gioco latitava ed era macchinoso. Ieri in conferenza stampa il difensore ha esordito così: “Fino a due settimane fa eravamo dei bidoni ora siamo tutti campioni, purtroppo non c’è equilibrio ma vado comunque avanti per la mia strada perché sono quattro stagioni che sono qui e conosco bene gli umori della piazza.  Mi dispiace solo che qualcuno ci prenda gusto quando perdiamo e sembra da quanto leggo su certi giornali che non si aspetta altro. Le mie prestazioni? Sono aperto alle critiche ma ho fatto delle scelte e le difendo. Avrò sbagliato cinque partite in quattro anni, quando però abitui la gente a determinate prestazioni diventa impossibile permettersi di sbagliare. Ma il bello del calcio è anche questo che tutti possono parlare”. Partendo dal presupposto che esiste la libertà di stampa e di espressione, chiunque assiste ad una partita di calcio che paga il biglietto. tra l’altro, deve sentirsi libero di esprimere il suo giudizio perché il calcio non è una filosofia o una scienza esatta, ma uno sport che deve unire, che esalta i valori della collettività ed in cui dovrebbe essere maggiormente promossa l’uguaglianza, mentre sempre più spesso alcuni protagonisti tendono ad erigersi ‘sapientoni’ o  gli unici soloni che ne possono discutere. Il terzino dai piedi buoni ma che probabilmente deve ancora maturare per poter ambire a giocare in una grande squadra ha poi aggiunto come riporta il sito ufficiale della società: “E’ paradossale essere criticati anche quando si vince. Avrei voluto vedere se avessimo giocato bene e fossimo solo a due punti. Non scherziamo per favore. I tifosi? Pagano il biglietto ed è giusto che dicono la loro. Li capisco perché vengono in 20-30mila ogni partita  e vorrebbero vedere sempre la loro squadra vincere ma non è sempre possibile purtroppo anche se noi che scendiamo i campi siamo i primi che vorremmo vincere tutte le partite 3-0. Ma il calcio è fatto di 100mila sfumature e contorni e dobbiamo affrontarli ogni volta e molte volte non è sempre possibile riuscire a spuntarla. Tuttavia, tengo a ribadire che alla luce delle ultime prestazioni e della continuità che stiamo trovando credo sia stato scritto qualcosa di errato”. Infine sul Livorno prossimo avversario il giocatore ha concluso: “Se ci lasceranno spazio sarà più facile giocare. Quando una squadra schiera un pullmann davanti alla porta è tutto più difficile. Non so ancora che partita faranno ma di certo vengono qui per strapparci dei punti”.

Marco Iusco

 

 


Pubblicato il 19 Novembre 2015

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