Sport

Sabelli: “Serve costanza e niente esaltazioni”

 

“Con l’Under 21 mi aspettavo una chance nella gara di ritorno, ma non è arrivata, pazienza; sono comunque contento che siamo approdati alla fase finale dell’Europeo dove mi auguro di prender parte e giocarmi maggiormente le mie chance. Se sono deluso? Dispiace sempre per un professionista non giocare, ma vorrà dire che sarò più fresco per giocare domenica e dare il mio apporto ai compagni. La vittoria di Catania, non ci ha esaltato, anzi, dobbiamo restare umili ed essere costanti nella ricerca del risultato”. E’ uno Stefano Sabelli che ha parlato ieri in conferenza stampa, alquanto dispiaciuto per non aver giocato neanche un minuto con l’Under 21 di Gigi Di Biagio, ma altrettanto carico e scalpitante per il prossimo impegno di campionato con la maglia del Bari, domenica alle 18. Conoscendo il professionista con ampio margine di crescita, sicuramente la sua delusione la tramuterà in rabbia agonistica positiva da trasmettere al resto del gruppo. Il giocatore ex Roma che a fine giugno alle buste è risultato il primo acquisto ufficiale della nuova gestione societaria targata presidente Gianluca Paparesta, è tornato a soffermarsi sulla gara vinta contro il Catania: “Io ero in sala pranzo con i compagni domenica ed al gol di Peppe – De Luca, ndr – non sono riuscito a contenermi ed ho esultato. I siciliani restano una discreta squadra, solo che attraversano un momento delicato oltre a non avere diversi giocatori a disposizione , ma sono sicuro che a fine stagione si ritroveranno dall’altra parte della classica, mi auguro dietro di noi. Quanto alla partita, i miei compagni sono stati encomiabili ed i due gol sono frutto di due palle da fermo, due rigori alquanto discutibili, almeno il primo. Nel secondo tempo Donnarumma è stato strepitoso su Calaiò, ma a parte quell’intervento noi abbiamo condotto la partita e meritato i tre punti contro un’avversaria non di poco conto”. Ed a proposito dell’euforia che ha coinvolto al ritorno da Catania, suoi compagni, ha spento facili entusiasmi: “Io lo so cosa significa ricevere così tanta carica ed  incitamenti, e posso aggiungere che ha fatto molto piacere e sorpreso i nuovi. Conviene però restare con i piedi di piombo, e non esaltarci per una vittoria perché il campionato è lunghissimo e guai a perdere la bussola”. Nelle tre stagioni in biancorosso, il terzino classe 1993, è ancora a secco di gol nonostante il suo contributo in termini di assist, di spinta propulsiva oltre ad essere migliorato tantissimo nelle ultime due stagioni anche nella fase difensiva è sempre più fondamentale: “Ci si può e si deve sempre migliorare è quello che penso; quanto al primo gol mi auguro possa arrivare quanto prima, magari anche molto fortunoso”. Sull’attacco del Bari già a quota dieci gol, ha chiuso ribadendo il concetto cardine: “E’ il reparto che forse ha dato subito più risposte, ma si vince e si perde in 11, ricordiamocelo! Tornando alla difesa stiamo lavorando per correggere i nostri errori sulle palle inattive, ma il Bari che avete visto a Catania ed anche nelle precedenti partite dove avremmo potuto raccogliere qualche punto in più, non deve temere nessuna altra squadra se non che pensare a se stessa e a regalare gioie ai propri tifosi”.

Marco Iusco  


Pubblicato il 17 Ottobre 2014

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio