Cronaca

Saldi a tempo di ‘Omicron’: sconti nuovi e trucchi vecchi

Tempo di saldi, il primo grande appuntamento commerciale dell’anno che parte proprio nella fase di rallentamento generata dalla nuova ondata di contagi.  Le aspettative sullo svolgimento dei saldi in Puglia sono in linea col resto d’Italia. Il sondaggio di Confesercenti evidenzia che 4 italiani su dieci hanno già programmato di approfittare dei saldi per acquistare uno o più prodotti, per un budget medio previsto di 150euro a persona. ‘Purtroppo – lamenta Benny Campobasso, presidente Confesercenti Puglia – si tratta di numeri ancora lontani da quelli pre-crisi. Sul risultato pesa l’ombra di omicron e l’impatto negativo sulla fiducia delle famiglie. Ma incide anche la concorrenza delle promozioni prenatalizie e natalizie, a partire proprio da un prolungato e particolarmente ‘ravvicinato’ Black Friday.  Si rafforza invece la tendenza all’acquisto di impulso: rispetto al 2020 cresce (dal 36 al 46%) la quota di consumatori che deciderà se acquistare prodotti in saldo sul momento, in base alle offerte’. La media di 150euro nasconde una spesa fortemente polarizzata: la metà dei potenziali consumatori acquisterà per meno di 100euro, mentre il resto spenderà tra il 100 ed i 300 con una piccola percentuale determinata a spingersi anche oltre questa cifra. Nonostante la crescente concorrenza del web, i saldi rimangono un evento legato soprattutto ai negozi fisici: 1/3 degli acquisti dei saldi avviene in una grande catena o nei negozi brandizzati, seguiti da vicino dai negozi indipendenti, dagli outlet, e in ultimo dal web che, dopo un periodo di leggera flessione, torna a salire (5% in più dello scorso anno). In cima ai desideri degli italiani ci sono le scarpe, seguiti da maglieria, capispalla, capi di camiceria, magliette e intimo, borse e accessori. ‘I saldi rappresentano un evento atteso dalla gran parte dei consumatori perché garantiscono l’acquisto di merce di stagione a prezzi controllati e convenienti. Garanzie, queste, che solo i negozi fisici possono dare’, conclude Campobasso. Insomma, sconti buoni e in risalita rispetto a quelli praticati nelle passate stagioni, analizzando i ribassi effettivamente praticati dai commercianti secondo le rilevazioni Istat. Record della convenienza agli Indumenti con una riduzione del 20,7%, mentre  seguono a ruota calzature a accessori (guanti, cravatte, cinture…), con una flessione dei listini del 10,4%. “I commercianti hanno deciso di alzare gli sconti praticati rispetto allo scorso inverno, ma siamo ben lontani dai valori pre-pandemia. La crisi, insomma, che ha colpito anche loro, li ha indotti a contenere i ribassi rispetto al passato, nel tentativo di rifarsi delle perdite. Ma non è in questo modo che si incentivano gli acquisti, specie in una situazione nella quale il decollo dell’inflazione e la stangata da 1008 euro per i soli rialzi delle bollette di luce e gas sta producendo effetti deleteri sugli acquisti”, spiega a sua volta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. A proposito, come fare per non cadere nei tradizionali trabocchetti del periodo più conveniente dell’anno per gli acquisti? Prima di tutto, confrontate i prezzi e non fermatevi mai al primo negozio. Talvolta basta un giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi. E cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e comunque conviene sempre diffidare degli sconti esagerati. Gli sconti superiori al 50% molto spesso nascondono merce non nuova o prezzi gonfiati. L’abitudine di ritoccare il prezzo vecchio, alzando lo sconto per raggirare il potenziale cliente, è brutta abitudine dura a morire, come pure evitare di esporre il cartellino indicante il vecchio prezzo, quello nuovo e la percentuale dello sconto. Insomma, il prezzo scontato dev’essere esposto in modo chiaro, onde evitare trucchi e inganni…

Francesco De Martino


Pubblicato il 5 Gennaio 2022

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