Cronaca

Sale la febbre dei 21 lavoratori che da dopodomani potrebbero restare disoccupati

Sono ancora sul piede di guerra i ventuno lavoratori precari dell’Università di Bari, che a partire dal primo agosto rischiano di rimanere in mezzo alla strada dopo aver vinto un concorso e goduto di vari rinnovi contrattuali con l’ente datore di lavoro da almeno tredici anni. E ieri, dalle prime ore della mattina, gli ‘stabilizzandi’ hanno deciso di passare nuovamente all’azione e, dopo essersi incatenati venerdì scorso ai cancelli dell’Ateneo barese, hanno bloccato per alcune ore gli accessi da via Crisanzio e via Andrea da Bari insieme alle rappresentanze sindacali, manifestando così tutto il loro dissenso rispetto all’annosa e attorcigliata questione. Una questione, come detto, che li vede vittime come tanti altri precari al servizio di altre amministrazioni locali baresi anche se loro, in particolare, hanno già vinto un concorso destinato proprio alla stabilizzazione, rimanendo tuttavia fino a oggi appesi ad un filo. Ma ieri mattina, dopo l’arrivo del Rettore Giovanni Uricchio, si è attivato un altro confronto serrato tra le parti che ha portato all’apertura dei cancelli e al successivo incontro nella Sala Consiglio. I lavoratori e le rappresentanze sindacali hanno preferito percorrere ancora la via del dialogo con l’amministrazione universitaria, formulando pacificamente alcune: consegna della Sala Consiglio per consentire l’insediamento del presidio fino al prossimo Consiglio d’Amministrazione (già fissato al 30 luglio) per incontrare autorità locali e nazionali. In agenda anche un altro incontro con l’avv. prof. Pasquale Chieco, già direttore dell’Area Organizzazione e Pubblica Amministrazione e dirigente del Servizio Risorse Umane alla Regione Puglia, nonché componente del  Comitato per l’indirizzo strategico del miglioramento organizzativo all’Università di Bari, che ha il compito, come si leggeva già ieri nei comunicati diffusi dai lavoratori/precari “…di completare la rilevazione complessiva del fabbisogno del personale tecnico-amministrativo, richiesta dal Consiglio di Amministrazione”. Nel frattempo l’amministrazione rappresentata dal prof. Uricchio e dalla dottoressa Rutigliani, Direttore Generale Vicario, ha accolto le richieste e già ieri mattina la Sala è divenuta sede di conferenze stampa e sede d’incontro per le attività di quel presidio che, con una delegazione mista lavoratori/sindacati, si recherà molto probabilmente oggi anche in Regione per incontrare il Governatore Vendola. Domani pomeriggio, invece, sempre presso la Sala Consiglio, avrà luogo un altro incontro con la partecipazione di dirigenti sindacali provinciali, regionali e nazionali. Tra gli altri interverrà anche il Rettore che s’è schierato dal primo momento, come visto, a fianco dei lavoratori. Che, detto in poche parole, in seguito all’entrata in vigore del cosiddetto decreto “ammazza-precari”, per essere stabilizzati dovrebbero sostenere un nuovo concorso, com’è accaduto per i loro numerosi colleghi precari in servizio da diversi anni presso i diversi servizi della Regione Puglia, anche se i ventuno dell’Università ne hanno già vinto uno, precisamente alla fine del 2009. 

 

Antonio De Luigi 


Pubblicato il 29 Luglio 2014

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