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Salute e lavoro: sospendere le attività all’aperto nelle ore più calde

Non accenna a calare il termometro con valori da ‘Deserto del Sahara’ e forse anche oltre, specie nel Salento, Gargano e Bari città. E il consigliere regionale di Forza Italia, Paride Mazzotta, interviene per proteggere i lavoratori maggiormente esposti a questa ondata di calore che sembra non volerci lasciare in pace e passare mai. “Quest’estate stiamo sfiorando temperature elevatissime, da record, e non si può non guardare a tutti i lavoratori che svolgono attività all’aperto durante le ore più calde della giornata: dai dipendenti del settore agricolo a quello dei rifiuti, ma anche coloro che si occupano dei rifacimenti stradali e tantissimi altri cittadini”. Purtroppo, ogni anno le cronache riportano narrazioni di eventi tragici e morti sul lavoro proprio per il caldo: si tratta di una battaglia di civiltà a tutela dei padri e delle madri di famiglia, dei giovani e di tutti coloro che si guadagnano onestamente e dignitosamente da vivere. La politica, e senza perdere altro tempo, dovrà fare la sua parte ed è per questo che il consigliere azzurro ha chiesto alla Giunta regionale un intervento preciso su questo tema: durante le ore più calde bisogna sospendere le attività che possono rappresentare un pericolo per la salute dei lavoratori. “Non bastano le dichiarazioni e i ‘buoni propositi’ della politica: ci vuole concretezza e la Giunta regionale ha la possibilità di incidere e scrivere una pagina di attenzione e sensibilità. Mi auguro -conclude Mazzotta – che ci sia buona volontà da parte del governo pugliese e in quest’ottica, se vorrà, saremo ben contenti e disponibili a dare il nostro contributo costruttivo”. Insomma, le alte temperature di questi giorni stanno mettendo seriamente a rischio l’incolumità di tanti lavoratori impegnati nei cantieri edili ed per questo che la prevenzione nei luoghi di lavoro riveste un ruolo fondamentale per ridurre i danni alla loro salute. Lavoratori, operai e ‘rider’ soprattutto esposti all’eccessiva esposizione al sole. Lo dicono i politci, ma anche i rappresentanti sindacali maggiormente sensibili in un pariodo così caldo e afoso come non se ne vedevano da decenni, in Puglia. Diverse categorie di lavoratori possono essere esposte, per la loro occupazione, a temperature ambientali elevate ed essere quindi maggiormente a rischio di sviluppare disturbi associati al caldo, in particolare se viene svolta una attività fisica intensa all’aperto (edilizia, cantieristica stradale, etc.), ma le imprese devono offrire indicazioni sulle misure da adottare per tutelare chi lavora: dalla programmazione dei lavori più faticosi in orari con temperature più favorevoli alla possibilità di sospensione dei lavori nelle ore più calde e l’intervento della cassa integrazione ordinaria, riconosciuta dall’Inps per condizioni meteorologiche avverse, a partire dalla condizione di temperature superiori a 34°. È possibile poi prevedere anche una rotazione nel turno fra i lavoratori più esposti. Non resta che sperare che la richiesta inoltrata all’esecutivo regionale pugliese dal consigliere forzista non resti lettera morta. E sperare che le imprese adottino tutte le misure previste per garantire salute e sicurezza ai lavoratori particolarmente esposti al caldo e su come riconoscere i segni e i sintomi dello stress termico e del colpo di calore…sennò rischiamo di piangere un altro caduto sul lavoro quando sarà troppo tardi…

Francesco De Martino


Pubblicato il 7 Agosto 2021

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