Cultura e Spettacoli

Salviamo il cielo pugliese

Sarà merito dei progressi della scienza ottica, sarà pure demerito di questo mondo che fa di tutto per non farsi guardare, sta diventando sempre più facile imbattersi in gente disposta a distogliere lo sguardo dalla brutture terrestri per passare la notte con l’occhio attaccato a un telescopio. Sicché si assiste ad un florilegio di associazioni di astrofili. Solo in Puglia sono più di venti. Cinque di queste dispongono di un planetario e un osservatorio di proprietà. E non basta, poiché a Casarano, nel leccese, esiste un’Associazione San Lorenzo Astrofili che ha messo in piedi addirittura un Museo Del Cosmonauta.  Sita in via Agnesi 1, la struttura è stata inaugurata il 19 giugno del 2010. Il percorso museale si sviluppa su 130 mq dove sono esposte numerose chicche. Son ben nove i frammenti di ‘cimeli di alcune missioni Apollo’, dono di alcuni collezionisti. Di grande impatto visivo sono due riproduzioni : una in scala 1:2 (!) del LEM, il modulo lunare che nel luglio del 1969 portò Neil Armstrong sulla Luna e un’altra (ovviamente in scala 1:1) della tuta dello stesso astronauta statunitense. Bacheche ospitano modellini dello Space Shuttle, del Saturn V, del Modulo di Comando Apollo e della Stazione Spaziale Internazionale. Particolarmente  preziosa una mostra di meteoriti raccolte da varie parti del pianeta. Non meno interessanti le ‘patches’, ovvero gli emblemi a toppa delle Missioni Apollo e delle prime 101 missioni dello Space Shuttle. Sul piano fotografico attenzione meritano una gigantografia della Luna (mt. 3×3) con i punti di allunaggio delle cinque missione Apollo ed altri scatti storici in formato maxi delle stesse missioni. Copie anastatiche di giornali d’epoca, la riproduzione del sistema solare in scala tridimensionale e la ‘colonna’ dedicata al mito di Yuri Gagarin completano il quadro di una esposizione originalissima e che in tutto il Mezzogiorno non ha rivali. Ma il Museo del Cosmonauta è solo l’aspetto più vistoso dell’operato della San Lorenzo che si raccoglie attorno a Giuseppe De Filippi, suo fondatore.  Oltre ad una vasta attività didattica che coinvolge scuole d’ogni ordine e grado, la ASLA si batte per la salvaguardia del cielo notturno promuovendo campagne di sensibilizzazione sul tema dell’inquinamento luminoso, fenomeno consistente in un’alterazione dei livelli di luce naturalmente presenti nell’ambiente notturno. L’estendersi dell’uso della luce artificiale sta producendo anche da noi un danno sia ambientale (difficoltà o perdita di orientamento negli animali, di alterazione del fotoperiodo delle piante…) che culturale, come la sparizione di molti astri dal cielo dei paesi più inquinati.  Fra le scienze più danneggiate dalla sparizione del cielo stellato vi è l’astronomia, amatoriale e professionale; un cielo troppo luminoso infatti limita fortemente l’efficienza dei telescopi ottici che devono sempre più spesso essere posizionati lontano dai centri urbani. In Puglia restano immuni solo la Murgia e il Gargano. Si difenda ciò che resta del bel cielo di Puglia da una eccessiva antropizzazione.
 
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Pubblicato il 9 Agosto 2011

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